Tante le misure contenute nel dl Sostegni 2021, una delle più attese è senza ombra di dubbio il blocco licenziamenti. Dopo settimane di discussione tra forze di maggioranza, è stata raggiunta la fumata bianca: blocco allungato di tre mesi per tutte le imprese, dal 31 marzo al 30 giugno. Ma non è finita qui, perché dall’1 luglio vale il doppio binario…



Come previsto dal dl Sostegni, le aziende dotate di Cig ordinaria possono licenziare dal 1° luglio, mentre le altre no fino al 31 ottobre, quando arriveranno i nuovi ammortizzatori sociali. Novità anche per quanto riguarda la Cig Covid: 13 settimane in più per tutti dall’1 aprile al 30 giugno 2021. Periodo che diventa di 28 settimane per le aziende non coperte da Cig ordinaria.



BLOCCO LICENZIAMENTI: LE NOVITÀ DEL DL SOSTEGNI

Questo è lo schema scelto dal governo Draghi per il blocco dei licenziamenti, con un grande attenzione per le piccole imprese, che sono meno protette in questa fase di pandemia. Ma non solo, spiega Repubblica: il senso di questa misura è anche quello di consentire alle grandi aziende di ristrutturarsi e ripartire. Sempre in ambito economico va ricordato l’intervento dell’esecutivo sulla povertà: previste ulteriori 3 mensilità di reddito di emergenza, mentre il reddito di cittadinanza è stato rifinanziato. Questo il commento del ministro del Lavoro, Andrea Orlando: «Non perché siano cambiate le norme ma perché è aumentato il numero di persone che ha diritto al reddito di cittadinanza». Dopo una breve battuta sul blocco licenziamenti, l’esponente dem ha tenuto a rimarcare che nel decreto legge sono contenute anche norme che interessano le grandi crisi industriali come ex Ilva e trasporto aereo.

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