Blood Diamond, il film del 2006 diretto di Edward Zwick con Leonardo Di Caprio che intepreta lo spietato mercenario Danny Archer e Dijmon Hounsou che dà vita a Solomon Vandy, un pescatore locale, racconta in maniera romanzata un dramma vero che ha coinvolto diversi Stati Africani. Pur senza la presenza di personaggi veri, il film racconta in modo crudo e veritiero ciò che accadeva in Angola, Sierra Leone e Zimbabwe. Durante la metà degli anni ’90, negli Stati dell’Africa Centrale, si registravano traffici di diamanti insanguinati, così chiamati perchè finanziavano i governi corrotti e i ribelli dando vita a guerre civili che provocavano migliaia di vittime innocenti. Il film in onda questa sera, in seconda serata su Rete 4, racconta proprio gli eventi tragici dell’Africa di quel periodo affidandosi a due personaggi che hanno tutte le caratteristiche di quelli che sono stati i protagonisti della vera vicenda.



Storia vera Blood Diamond: l’intervento delle Nazioni Unite

La definizione diamanti insaguinati viene coniata quando negli anni Novanta le Nazioni Unite cominciano a rendersi conto della drammatica situazione che vivevano gli Stati dell’Africa Centrale. Le Nazioni Unite hanno preso in mano la situazione imponendo sanzioni che vietano l’acquisto di diamanti provenienti dall’Angola che oggi produce e vende i propri diamanti in modo legale. La stessa situazione la vivevano altri Stati come Sierra Leone, Liberia, Costa D’Avorio e Congo. L’intervento delle Nazioni Unite ha cambiato la commercializzazione dei diamanti che, oggi, viene monitorata attraverso il Kimberley Process che permette di verificare la provenienza dei diamanti. Il traffico di diamanti insanguinati ha causato un numero incalcolabile di vittime civili e ha tolto l’infanzia ai bambini africani trasformati dai ribelli in bambini-soldato.

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