Arriva Bob Dylan a Roma, ma non per un concerto. Dopo la mostra tenutasi nel 2013 a Milano a cui aveva presenziato in persona, dal 16 dicembre al Maxxi della capitale (fino al 30 aprile 2023), il museo nazionale delle arti del XXI secolo, sarà presentata “Bob Dylan: Retrospectrum“, a cura di Shai Baitel, mostra che svela al pubblico le opere di arte visiva del celebre artista e premio Nobel. Già perché il cantautore che ha segnato a storia della musica popolare del 900 e non solo è anche pittore e scultore. Più di 100 opere tra dipinti, acquerelli, disegni a inchiostro e grafite, sculture in metallo e materiale video in esclusiva, per una mostra che poi farà il giro dell’Europa. Lui stesso ha commentato: “È molto gratificante sapere che le mie opere visive saranno esposte al Maxxi, a Roma: un museo davvero speciale in una delle città più belle e stimolanti del mondo”, ha detto lo stesso Dylan, “Questa mostra vuole offrire punti di vista diversi, che esaminano la condizione umana ed esplorano quei misteri della vita che continuano a lasciarci perplessi. È molto diversa dalla mia musica, naturalmente, ma ha lo stesso intento”. Bob Dylan nel suo poco tempo libero tra un tour e l’altro si diletta da sempre in pittura: panorami cittadini visti dalle finestre degli hotel dove alloggia, figure umane intraviste per strada e soprattutto riprese pittoriche di fotografie d’epoca, di città come New Orleans e tutte le altre che visita per i suoi concerti.



TRA DIPINTI E SCULTURE

Non solo: quando si trova on the road si ferma spesso in magazzini e depositi abbondanti. Lì estrae metalli in ferro che poi a casa monta in avveniristiche costruzioni d’acciaio come cancelli di abitazioni inesistenti. Giovanna Melandri, Presidente Fondazione Maxxi, ha commentato: Bob Dylan è un mito assoluto, un’icona culturale tra le più importanti del nostro tempo. Con questa mostra, avremo il privilegio di scoprire un aspetto inedito del suo talento inesauribile: i suoi dipinti, come le sue canzoni, sono potenti, sinceri, immediati, evocano cammini e suggestioni on the road”. Dopo essere stata al MAM di Shangai e al Patricia & Phillip Frost Art Museum di Miami, la mostra a cura di Shai Baitel approda a Roma, prima tappa europea, in una versione completamente ripensata per interagire con gli spazi del museo romano, progettato da Zaha Hadid. In esposizione oltre 100 opere tra dipinti, acquerelli, disegni a inchiostro e grafite, sculture in metallo, materiale video, che terranno traccia di oltre 60 anni di attività di Bob Dylan. Le prima esposizione di arte visuale invece si tenne nel 2007, con la mostra The Drawn Blank Series presso la Chemnitz Art Gallery in Germania. A partire da quel momento, istituzioni del calibro della National Portrait Gallery di Londra e della National Gallery of Denmark di Copenhagen, oltre che la potente galleria Gagosian, hanno invitato Dylan a esporre i suoi lavori.

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