“La filosofia della canzone moderna”: così si intitola il nuovo libro di Bob Dylan annunciato dal suo editore, il colosso americano Simon & Schuster, in uscita il prossimo 8 novembre. In realtà Bob Dylan, nonostante il Premio Nobel per la letteratura (concesso per le sue canzoni, giudicate letteratura) ha pubblicato pochissimo, a parte le raccolte dei testi delle sue canzoni. In tutto tre libri: Tarantola, scritto tra il 1965 e il 1966 ma pubblicato solo nel 1971; Chronicles: Volume One, una sorta di auto biografia romanzata, uscito nel 2004 a cui non ha mai fatto seguito un secondo volume, e adesso questo The Philosophy of Modern Song.
Si annuncia come un lavoro molto impegnativo, a cui il cantante ha lavorato per più di dieci anni, avendo iniziato, come dice l’editore, nel 2010. All’interno ci sarebbero oltre 60 saggi che Dylan ha scritto su canzoni di artisti tra cui Stephen Foster, Elvis Costello, Hank Williams e Nina Simone. “[Dylan] analizza quella che lui chiama la trappola delle rime facili, spiega come l’aggiunta di una singola sillaba può sminuire una canzone e spiega persino come il bluegrass sia correlato all’heavy metal”, secondo il comunicato stampa. Dylan narrerà una parte dell’audiolibro, con un mix anche di altre voci. Chiunque conosca Dylan attraverso le sue interviste o i rari scritti, sa che non è di facile interpretazione, ha una visione della musica tutta sua. E’ celebre infatti il suo detto a cui nessuno è mai riuscito a dare una spiegazione di “approccio matematico alla musica” che lui stesso avrebbe. La frase poi che la musica bluegrass (la musica tradizionale dei bianchi americani, diffusa soprattutto nel mondo rurale) sia “correlata” all’heavy metal suscita molta curiosità.
Jonathan Karp (presidente e CEO di Simon & Schuster) ha dichiarato: “La pubblicazione del caleidoscopicamente brillante lavoro di Bob Dylan sarà una celebrazione internazionale delle canzoni di uno dei più grandi artisti del nostro tempo. La filosofia della canzone moderna poteva essere scritta solo da Bob Dylan. La sua voce è unica e il suo lavoro trasmette il suo profondo apprezzamento e comprensione delle canzoni, delle persone che danno vita a quelle canzoni e di cosa significano le canzoni per tutti noi”. Certamente Bob Dylan per la cultura musicale immensa che ha e per le sue capacità compositore, è l’unico musicista che possa cimentarsi in un lavoro del genere.