Morto il regista Bob Rafelson
Il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense Bob Rafelson è morto sabato notte, 23 luglio 2022, per cause naturali all’età di 89 anni nella sua casa di Aspen, in Colorado. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Gabrielle Taurek a “The Hollywood Reporter“. Era Nato a New York il 21 febbraio 1933. Fin da ragazzo ha avuto una vita anticonformista, lavorando in un rodeo, poi come scaricatore di porto e batterista jazz. Lavorò anche come deejay in una radio delle forze armate prima di cominciare a scrivere sceneggiature per la tv. Trasferitosi a Hollywood a metà degli anni Sessanta, raggiunse il successo con la serie televisiva “The Monkees”, nel 1966. Il grande successo spinse Rafelson a realizzare il film “Head” nel 1968 (titolo italiano “Sogni perduti“), il suo primo lungometraggio, scritto con il giovane Jack Nicholson.
Bob Rafelson: il sodalizio con Jack Nicholson
Il regista Bob Rafelson ha girato sei film con Jack Nicholson: “Sogni perduti”, “Cinque pezzi facili” (1970), “Il re dei giardini di Marvin”, “Il postino suona sempre due volte” (1981), “La gatta e la volpe” (1992) e “Blood and Wine – Sangue e vino” (1996). A questi lavori va aggiunto il cult-movie “Easy Rider” di Dennis Hopper, del 1969, di cui è stato produttore. Il film “Cinque pezzi facili” fu candidato a quattro premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e la migliore sceneggiatura. Il film “Il gigante della strada” del 1976 ha segnato l’esordio di Arnold Schwarzenegger. Tra gli ultimi lavoro di Rafelson ricordiamo il film tv “Marlowe – Omicidio a Poodle Springs” del 1998, ispirato a un racconto incompiuto di Raymond Chandler in cui il protagonista è interpretato da James Caan. L’ultimo film diretto è stato “No good deed – Inganni svelati” nel 2002, da un racconto di Dashiell Hammett, con Samuel L. Jackson e Milla Jovovich.