In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “We could be dancing”, Bob Sinclar è intervenuto al Tg2 Post ieri per parlare del mondo delle discoteche in relazione a come si sta evolvendo la pandemia Covid. «Per ora in Francia tutti i locali sono chiusi, così come i festival, ma da quel che apprendo sui social, Russia, Israele e Stati Uniti hanno riaperto completamente tutto, come se il Covid non fosse mai esistito, tutto è come prima», ha dichiarato il celebre dj francese e produttore discografico. Non mancano sicuramente le richieste all’artista, ma la situazione è incerta, anche perché le riaperture sono diversificate in Europa. «Io ho molte richieste, ci sono molti locali che hanno confermato la mia presenza, ma vedremo quando riusciranno a riaprire. Sono stato contattato da locali italiani. L’Italia è il Paese che adoro di più, dove posso lavorare ed essere accolto in maniera fantastica. Credo sia triste non poter venire, ma sono sicuro che i locali potranno riaprire». In studio il professor Luca Richeldi, secondo cui le discoteche potrebbero riaprire in Italia prima all’aperto.



BOB SINCLAR “MI MANCA IL PUBBLICO”

Durante il collegamento Bob Sinclar ha spiegato di essersi vaccinato già e di essere pronto a suonare in pubblico. «Qui è stato annunciato che i festival riapriranno il 9 giugno con più di 5mila persone, questo è molto positivo per noi. Sentiamo che le cose si stanno evolvendo in maniera positiva». Infatti, la sua prima data è la festa nazionale francese, che si terrà all’aperto e senza coprifuoco. Bob Sinclar al Tg2 Post ha parlato anche del lockdown: «Per me è stato straordinario. Sono rimasto in Francia e tutti i giorni tra le 14 e le 15 facevo sessioni di musica. È stato un progetto molto creativo, ho proposto la mia musica alle persone e mi sono divertito a creare». D’altra parte, però, è venuto meno il contatto con il pubblico: «A 18 anni mi sono lavorato di questo mestiere. Questa relazione con le folle riempie la mia vita, questa è l’emozione della mia vita, quindi non avere nessuno di fronte a me è difficile da sostenere». Infine, sulla sua musica: «Io sono influenzato da tutti gli stili, mi piace molto il suono del passato per andare verso il futuro».

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