Lombardia modello di eccellenza? Non più. Ora lo è il Lazio. A dirlo è Francesco Boccia, ex ministro degli Affari regionali. Intervenuto a Radio Immagina per parlare dell’emergenza Covid, il responsabile enti locali del Pd ha paragonato la sanità lombarda a quella della Calabria. «Il Lazio è un modello di eccellenza mentre la Lombardia si è ripiegata su se stessa. La Lombardia ha bisogno aiuto e va aiutata, poi faremo i conti con le responsabilità e con la politica». A questo punto sono arrivate le dichiarazioni destinate ad infiammare il dibattito politico e lo scontro con il governatore Attilio Fontana: «La Lombardia è in ginocchio, è nella stessa condizione della Calabria e va aiutata». Non è mancato un attacco a Matteo Salvini, visto che il leader della Lega continua a spingere per le riaperture.
«La lotta al Covid è una guerra e non la puoi fare se c’è una parte della politica che dice “il prossimo weekend riapriamo tutto”. Il nostro appello al leader della Lega Salvini è basta con le strumentalizzazioni» . Quindi l’altra stoccata: «Quando lo diceva Conte non lo capiva, adesso che lo dice Draghi sta cominciando a capire».
BOCCIA “LOMBARDIA IN OGGETTIVA DIFFICOLTÀ”
A proposito delle restrizioni attive in Italia, Francesco Boccia ha evidenziato che «il governo è in linea con la linea prudenziale che il ministero della Salute ha sempre mantenuto e che il Pd ha sempre difeso nei confronti dell’irresponsabilità di chi diceva riapriamo per le feste o per il ponte». Già nei giorni scorsi Francesco Boccia aveva attaccato Regione Lombardia per la gestione della sanità. «Oggi si trova ad affrontare gravi ed oggettive difficoltà a causa dell’indebolimento della sanità pubblica. Aver smantellato quasi completamente la prevenzione territoriale capillare pubblica negli anni scorsi ha fatto la differenza nella gestione dell’emergenza pandemica», aveva detto il deputato Pd e membro della Segretaria nazionale dem nel corso dell’audizione in Commissione speciale autonomie del Consiglio regionale della Lombardia.
Anche in quell’occasione aveva lodato il Lazio, che «proprio per quel suo forte mix di sanità pubblica forte e capillare e sanità privata e cattolica è stata alla fine una Regione modello nella gestione dei passaggi più difficili dell’emergenza sanitaria Covid-19».