L’Italia è alle prese con l’emergenza coronavirus ma non mancano di certo le polemiche politiche: a finire nella bufera il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, esponente del Partito Democratico. Nel corso della conferenza stampa della Protezione Civile di ieri, il dem si è presentato con una mascherina appesa all’orecchio ed ha affermato: «Questa è la mascherina che utilizziamo noi che non andiamo in ospedale». La mascherina è quella di «carta igienica» al centro dell’attenzione negli ultimi giorni a causa della lite tra Regione Lombardia ed il Governo. E così l’erede di Erika Stefani al Ministero degli Affari Regionali ha deciso di esordire – tra le risate – in conferenza stampa con la mascherina appesa all’orecchio. E non è tardata ad arrivare la baraonda: numerosi partiti – anche di Governo – invocano le sue dimissioni…



BOCCIA, MASCHERINA APPESA ALL’ORECCHIO IN CONFERENZA STAMPA: “ORA DIMISSIONI”

«Fare ironia sulle mascherine è assurdo, un atteggiamento indegno delle nostre istituzioni. A maggior ragione dopo ciò che sta accadendo sulle mascherine dalla Lombardia alla Sicilia e dopo le giuste proteste di Fontana e Musumeci», l’attacco di Matteo Renzi su Facebook, seguito da quello di Carlo Calenda: «Boccia ha dimostrato di non avere le qualità per ricoprire un ruolo istituzionale in questo momento. Non esiste sulla faccia della terra che un Ministro si metta a fare pagliacciate durante una pandemia nella sede della protezione civile. Conte dovrebbe chiedere le dimissioni». Contro le dichiarazioni di Boccia anche la Lega con Roberto Calderoli: «Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ora cacci Francesco Boccia dal suo Governo e lo faccia subito, senza perdere tempo». Francesco Boccia pochi minuti fa ha preso posizione con un post sui social network: niente scuse ma, dopo aver parlato di «sterili polemiche», si è scagliato contro «l’inutile e indegno lo sciacallaggio»



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