Suona come un “presagio” il messaggio lanciato ieri a Porta a Porta dal Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia sull’attuale situazione dell’emergenza Covid-19: «La curva sta decelerando e questo è un bene. Ma non mi tranquillizza. Dall’esperienza della prima ondata abbiamo la certezza che prima aumentano i contagi, poi i ricoveri, poi le terapie intensive e poi aumenta il numero dei morti. E il numero dei deceduti aumenterà ancora nei prossimi giorni e questo deve farci sentire tutti responsabili e feriti». Il trend vede sì diminuire negli ultimi giorni la curva del contagio, ma purtroppo l’effetto sulle vittime – il dato come sempre più “lento” a fermarsi – potrà crescere ancora dopo i 623 di ieri: «Per tenerli giù il più possibile ora dobbiamo fare i sacrifici che è necessario fare, ma questo non significa lockdown nazionale di marzo», spiega ancora il ministro dem che oggi in giornata vedrà Regioni, Comuni e Provincie alle ore 16 per fare il punto su restrizioni e stress sanitari, proprio per evitare una “serrata completa”.
IL MINISTRO BOCCIA “A NATALE SOLO PRANZO ‘STRETTO’”
Nel weekend non ci sarà alcun Dpcm nuovo del Premier Conte, la linea – spiega ancora Boccia – è quella di mirate chiusure locali (definite in queste ore con “lockdown leggero” da fonti della maggioranza) con un Paese che potrà andare sempre più su zone arancioni-zone rosse senza però imporre una serrata totale con il lockdown “in stile marzo”. «A Natale sarà meglio stare solo in compagnia del nucleo familiare più stretto», spiega sempre Boccia questa mattina collegato a L’Aria che Tira su La7, confermando quanto già Conte e Sandra Zampa (Sottosegretario Ministero della Salute) spiegavano ieri nelle rispettive interviste pubbliche. Il Governo si appresta a varare misure sempre più “locali” per ridurre il più possibile le occasioni di assembramento – da qui le ultime ordinanze regionali firmate oggi da 3 delle 4 Regioni più vicine al salto in zona arancione (Veneto, Friuli ed Emilia Romagna) – mentre domani nella cabina di regia si proverà a trarre le conclusioni sulla Regione Campania, il vero nodo politico dell’ultima settimana: «Vediamo il monitoraggio di domani e poi si deciderà quale colore per la Campania e per altre regioni. Ma non ci sarà un nuovo Dpcm», conclude il Ministro Boccia.