Il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, è stato intervistato quest’oggi dal programma di Rai Uno, Storie Italiane. L’esponente dell’esecutivo è tornato sulla recente polemica con il presidente della regione Calabria, Santelli: “Bisogna leggere le linee guida che il governo da che vanno sempre in un’unica direzione, garantire la sicurezza dei cittadini – esordisce Boccia – come confermato ieri abbiamo dimostrato che si può ripartire verso la normalità rispettando le regole. Ieri ho visitato l’industria Pan e ho visto persone straordinarie che hanno ricominciato a lavorare con un protocollo di sicurezza. Tutti si aspettavano il caos nei trasporti e invece c’è stato ordine, il paese sta andando avanti con senso di responsabilità. La stessa cosa accadrà a bar, ristoranti, parrucchieri e stabilimenti balneari. Bisogna definire delle linee guida: se lei entra in un negozio, si prova la t-shirt, poi la prende un altro, la riprova ecc ecc. Se si segue la linea che sta dando il governo si riapre. Il nostro obiettivo è ripartenza economica ma dentro regole chiare e sicure, possiamo tornare al lavoro in sicurezza, vogliamo semplicemente questo”.
BOCCIA: “A BREVE ACCORDI CON PARTI SOCIALI”
Più specificatamente sulla Calabria: “Ho dovuto impugnare l’atto nei confronti della Calabria perchè era palesemente in contrasto con il Dpcm. Il governo ha accontensito all’asporto e basta. Questa cosa sarà decisa la giustizia: non c’è alcun braccio di ferro, c’è solo la legge che va rispettata. Per bar e ristoranti è questione di giorni, non vi sono alcune valutazioni diverse con altre regioni. Quando un’ordinanza è in contrasto palese, noi siamo obbligati a impugnarla”. Sulle altre regioni: “In Sicilia come in Sardegna non può esserci trasferimento da altre regioni se non per questioni di lavoro (ma questo vale per tutte), e può esserci il ritorno di gente che risiede tutto l’anno e che era rimasta fuori causa il lockdown. Questo sta accadendo in tutta Italia con grande rigore, sta proseguendo tutto in grande sicurezza, non ci sono tensioni”. Il ministro ha aggiunto: “Tutti vorremmo rivedere bar, ristoranti, centri estetici aperti, li rivedremo presto ma in sicurezza. A breve ci saranno gli accordi con le parti sociali e poi penso che il paese tornerà più forte di prima”.
“TAMPONI? NESSUN PAESE NE HA FATTI TANTI COME NOI”
Boccia ha parlato anche della questione tamponi spiegando: “Siamo il paese in assoluto che ha fatto più tamponi al mondo, più di Regno Unito, Francia, Germania, e stanno aumentando sempre più. Abbiamo sollecitato di aumentarli ulteriormente alle varie regioni e il costo lo sta sostenendo lo stato”. La Daniele domanda quindi come mai non vengono effettuati tamponi agli aeroporti sui viaggiatori: “Il tampone negli aeroporti è impossibile da fare – replica Boccia – perchè comunque il tampone mostra il risultato 10 ore dopo, non possiamo bloccare le persone negli aeroporti. Forse lei si riferisce al test sierologico, che ho fatto anche io stamattina, e che ti da la risposta in un quarto d’ora. Questo test ti dice se sei entrato in contatto con il virus ma non da la certezza della negatività. Il mio test è andato bene e quindi si va avanti, ma la certezza l’abbiamo tutti con il tampone”. Infine sulle seconde case: “Un po’ di pazienza e si tornerà alla nuova normalità, succederà anche per le seconde case ma prima dovremo completare questa fase. La prossima settimana tireremo le somme e poi capiremo come muoverci. Poi ci saranno altri step, l’estate arriverà fra un mese e penso ci sia tutto il tempo per organizzare al meglio la nostra vita che purtroppo dovrà convivere con il covid. Dobbiamo fare tutto in sicurezza. Non escludo che nella differenza territoriale che ci sarà nelle prossime settimane, ci sarà la possibilità di andare in seconde case in alcune regioni, e in altre no”.