ANDREA BOCELLI E LA POSIZIONE SULL’ABORTO
«Io ho il culto della libertà, ma sono a favore della vita»: sebbene non sia mai “giornalisticamente” carino cominciare un articolo con una dichiarazione, facciamo uno strappo alla regole e concediamo la centralità di quanto detto da Andrea Bocelli – nell’ultima intervista al “Corriere della Sera” – esponendosi e non poco sulla tematica scottante dell’aborto dopo la sentenza della Corte Suprema Usa.
«Non si pretenderà mica che la Chiesa approvi l’aborto?», chiede provocatoriamente il cantante lirico da poco protagonista nel concerto per il Giubileo della Regina Elisabetta in Regno Unito, «E non si può neanche pretendere che una corte come la Corte Suprema americana si esprima diversamente: fa il suo lavoro e va presa per quello che è: a volte piace, a volte non piace. Io ho il culto della libertà, ma sono a favore della vita». Bocelli nell’intervista racconta anche della sua famiglia e di come a sua madre sia stato consigliato a suo tempo – quando era in dolce attesa di Andrea – di abortire: «quando era incinta di me fu consigliato di abortire. I medici videro dei problemi durante la gravidanza e fu così consigliata. Il resto delle considerazioni, le lascio al lettore». Edi Aringhieri – tra l’alta recentemente scomparsa – e il marito Alessandro erano stati avvisati che il figlio sarebbe nato cieco e con diversi problemi: ma hanno comunque voluto avere il bambino e il mondo direi che oggi può ringraziare quella scelta “ostinata” e piena di fiducia, piena di fede.
LA FEDE, LA CHIESA E DIO: COSA HA DETTO BOCELLI
Il tema della fede, non da oggi, ritorna nella vita e nella carriera di Andrea Bocelli e non nasconde nulla della sua ostinata ricerca di un senso all’interno di una realtà che spesso lo sorprende in negativo: «Tutto il piano educativo è stato incentrato sul crescere i miei figli liberi. Dire di no a qualcosa sarebbe stata una sconfitta per me. La libertà è fondamentale: Dio ci ha creato liberi e non sarà un genitore a limitarci».
La presenza di Dio nella vita di tutti i giorni, elemento piuttosto “antiquato” ai giorni d’oggi, viene ribadita e avvertita con forza dal cantante di fama internazionale: «Se uno si avventura in questo cammino, diventa un’esigenza quotidiana. Io sono molto razionale e scettico di natura. Proprio per questo ho Fede. La favola dell’ateo non mi convince, non ho mai potuto pensare di essere figlio del caso». A domanda diretta su cosa Bocelli pensi della situazione attuale della Chiesa, non utilizza certo mezzi termini nella risposta al “CorSera”: «La Chiesa è fatta di uomini e gli uomini sono fallibili, ma anziché criticare mi preoccupo di vedere che cosa posso fare io di costruttivo per la Chiesa. Invece noto un accanimento oserei dire brutale». Secondo Andrea Bocelli, si dà troppo “risalto mediatico” alla questione dei preti pedofili, mentre al contempo non si parla mai «dei sacerdoti nelle missioni, delle persone che danno la vita nei luoghi poveri o pericolosi. Bisognerebbe prendere esempio dal calcio: lì si parla sempre dei più bravi».