Si riaccendono i riflettori sulla tragica fine di Pallina, il piccolo cane di Andrea Bocelli morto annegato il 21 agosto scorso in Sardegna, nelle acque tra Arzachena e Golfo Aranci mentre la sua “famiglia” umana era impegnata in una gita in barca. Adesso, come riferisce il quotidiano Corriere della Sera, la Procura di Tempio intende vederci chiaro e per questo ha aperto un’indagine a carico di ignoti sulla morte di Pallina. A far scattare l’intera vicenda giudiziaria fu la denuncia dello scorso 25 agosto da parte dell’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, il cui presidente Lorenzo Croce oggi ha svelato le ultime novità.



Croce ha commentato l’epilogo della vicenda commentando: “La procura di Tempio vuole vederci chiaro e ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per accertare come siano veramente andate le cose”. Lo stesso presidente dell’Aidaa ha anche spiegato di essere stato “sentito ieri dalla polizia locale di Pregnana Milanese su mandato della procura di Tempio come persona informata sui fatti e come presentatore della denuncia”.



BOCELLI, MORTE CANE PALLINA: PROCURA APRE INDAGINE

Cosa è accaduto davvero a Pallina, il cane di Andrea Bocelli? Adesso sarà la procura a fare chiarezza riaprendo così per la famiglia del tenore una ferita forse non ancora del tutto rimarginata. Dopo il drammatico annegamento in acqua, si erano susseguiti gli accorati appelli del cantante e per giorni erano state compiute le ricerche prima che la famiglia comunicasse la morte dell’amata cagnolina, ormai considerata parte del nucleo familiare. “Ci è stata accanto con la sua grazia e con la sua apparente fragilità, regalandoci tanto affetto e la sua calda, silenziosa, intelligente presenza. Non avevamo messo in conto però di perderla così presto”, avevano scritto, dandole l’addio. Croce però, dopo aver appreso la notizia sporse subito denuncia contro ignoti per i presunti reati di abbandono di animale e negligenza colposa. nell’esposto venivano citati Andrea Bocelli e la moglie Veronica Berti “come persone che possono ricostruire nei dettagli la vicenda di quanto accaduto sulla barca e sulle eventuali motivazioni per le quali la cagnolina è stata lasciata sola, fatto che ne ha determinato la caduta in mare e il conseguente annegamento”.

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