A seguito dell’incidente aereo Boeing 737 in Cina, la compagnia “ha immediatamente attivato il meccanismo di emergenza e ha invitato un gruppo di lavoro sul posto. La causa dell’incidente aereo è ancora oggetto di indagine e la società collaborerà attivamente con le indagini pertinenti”. Lo riporta una nota ufficiale.
Secondo una statistica riporta da “Avvenire”, “gli incidenti durante la fase di crociera dei voli sono relativamente rari nonostante sia questa la fase che occupa la maggior parte del tempo di volo. Boeing ha reso noto che solo il 13% degli incidenti mortali a livello globale tra il 2011 e il 2020 si è verificato durante la fase di crociera, mentre il 28% si è verificato nella fase di avvicinamento e il 26% in quella di atterraggio”. Li Xiaojin, un esperto di aviazione cinese, ha dichiarato a Reuters: “Di solito l’aereo ha il pilota automatico durante la fase di crociera. Quindi sarà molto difficile capire cosa sia successo”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
INCIDENTE AEREO BOEING 737 IN CINA: CHINA EASTERN AIRLINES FERMA 102 BOEING
Dopo l’incidente aereo Boeing 737, China Eastern Airlines ha deciso di fermare per motivi di sicurezza tutti i 102 Boeing 737-800 dopo che uno è precipitato con 132 persone a bordo, schiantandosi in una zona boscosa della provincia meridionale del Guangxi. Attualmente non ci sono notizie su passeggeri e membri dell’equipaggio dell’aereo di linea partito da Kunming e diretto a Guangzhou, ma non si esclude che il bilancio possa essere elevato alla luce dei video che stanno circolando sui social. La compagnia, che ha modificato il layout del proprio sito web portandolo in bianco e nero in segno di lutto, ha confermato la presenza di vittime, infatti sui social ha “espresso il cordoglio per i passeggeri e i membri dell’equipaggio vittime dell’incidente aereo“. Tra i passeggeri a bordo non c’erano stranieri, secondo quanto riferito da media cinesi. L’ambasciata italiana a Pechino ha confermato l’assenza di connazionali. I filmati mostrano pezzi di aereo sparsi in una zona di montagna, invece sul luogo dello schianto è scoppiato un incendio che si è allargato. Stando alle ultime ricostruzioni, il Boeing 737-800 stava viaggiando a 8.869 metri d’altezza, con una velocità di 845 km/h. Ad un’ora dal decollo ha perso improvvisamente quota, due minuti dopo il segnale radar è sparito. Dai dati di Flightradar24 si evince l’inattesa e improvvisa picchiata verso terra. Le cause dell’incidente non sono note, ma sono oggetti di indagini. Il governo centrale di Pechino dopo la tragedia ha nominato funzionari ad hoc per coordinare l’emergenza. Intanto l’ente cinese dell’aviazione civile (Caac) ha inviato una squadra sul posto. Ma non mancano le ipotesi.
“Incrociando i dati grezzi forniti dai siti di tracciamento e i filmati finora a disposizione si può circoscrivere l’elenco delle ipotesi a un paio di filoni principali: un grave problema tecnico ai comandi di volo oppure un gesto intenzionale, non vedo altre spiegazioni. Da quello che è possibile vedere il Boeing di China Eastern viene proprio giù dritto, in picchiata. O i colleghi hanno perso l’uso dei comandi di volo perché si è rotto qualcosa a bordo o il sistema è andato fuori uso oppure deliberatamente lo pilotano verso terra“, ha dichiarato al Corriere un comandante di Boeing 737 che da anni lavora con compagnie low cost europee e ha lavorato pure le compagnie cinesi. Ha chiesto di mantenere l’anonimato in quanto non autorizzato dal suo vettore a parlarne. “L’aereo, come si dice in gergo, “non spirala”, scende quasi in verticale verso terra. Segno che a bordo o non si poteva proprio nulla oppure che si è deciso di fare esattamente quello“. Risposte più sicure arriveranno dalle due scatole nere, sempre che siano intatte, ma intanto esclude una carenza nei controlli e nella manutenzione. “Le autorità di controllo cinesi sono molto severe anche perché arrivano da anni in cui venivano accusati di non fare bene il loro lavoro“. D’altra parte, il rischio è una opacità delle autorità cinesi se dovesse risultare l’atto deliberato: “Non si può negare che in fatto di trasparenza e di pubblicazione dei rapporti d’indagine – preliminare o finale – sugli incidenti aerei la Cina non è proprio un’eccellenza ed è molto lontana dal lavoro che fa quasi ogni giorno l’Ntsb americana o l’Atsb australiana“. L’aereo coinvolto ha meno di 7 anni di vita, quindi è giovane. Peraltro, fa parte degli oltre 5mila aerei attivi nel mondo. Lo usano anche American Airlines, Ryanair, Fly Dubai, Qantas. Non si tratta del 737 Max, che “dopo un po’ di problemi iniziali, ora forse è l’aereo più controllato del mondo“. (agg. di Silvana Palazzo)
INCIDENTE AEREO BOEING 737 IN CINA CON 132 PERSONE
Un incidente aereo ha coinvolto un Boeing 737 della China Eastern Airlines, precipitato nelle scorse ore. A darne notizia è l’agenzia Reuters ma se le informazioni diffuse fino ad ora sono poche in quanto l’incidente sarebbe avvenuto nelle scorse ore. L’agenzia racconta che a bordo vi erano 132 passeggeri, e il volo era decollato dalla città di Kunming con destinazione Guangzhou, ed ha fatto perdere ogni contatto nella regione di Guangxi, dove lo stesso sarebbe appunto precipitato. La Reuters a riguardo parla di “incendio sulle montagne”, così come confermato anche dai media cinesi che hanno appunto riportato la notizia.
Al momento non è ben chiaro cosa sia accaduto, e la CCTV, la televisione nazionale cinese, non ha fornito spiegazioni sulle possibili cause che hanno provocato l’incidente. Nel corso della giornata arriveranno aggiornamenti con la speranza che almeno qualcuno dei 133 passeggeri a bordo si possa essere salvato, anche se sembra davvero difficile pensare ad un risvolto positivo leggendo una notizia così tragica. Il Boeing 737 è l’aereo più utilizzato al mondo, circa 10.500 esemplari diffusi in ogni angolo della terra, e si calcola che in media ne decolla o ne atterra uno ogni cinque secondi.
INCIDENTE AEREO BOEING 737: MOLTI GUAI PER IL MODELLO SUCCESSIVO
Non si tratta dello stesso modello, ma di quello che precede il Max che invece ha subito diverse problematiche legate alla strumentazione di bordo in fase di decollo, causando incidenti a volte anche disastrosi, come quanto avvenuto all’Avana, Cuba, il 18 maggio del 2018, quando proprio un 737 della compagnia statale Cubana de Aviación, precipitò poco dopo il decollo provocando la morte di 110 persone. Il 29 ottobre dello stesso anno, invece, un 737 MAX 8 si schiantò al largo di Giacarta provocando il decesso di ben 189 persone fra cui anche un italiano.
Il 10 marzo dell’anno seguente, invece, un altro incidente ad Adis Abeba, in Kenya, dove morirono 157 persone, mentre l’8 gennaio di due anni fa, un 737-800 della Ukraine International Airlines, partito da Teheran e diretto a Kiev, crollò dopo essere stato colpito per errore, subito dopo il decollo, da un missile anti-aereo iraniano: morirono in quell’occasione 177 persone. Infine l’ultimo incidente, quello del 9 gennaio 2021, un 737-500 dell’indonesiana Sriwijaya Air con a bordo 56 passeggeri e 6 uomini dell’equipaggio, precipitò ancora una volta a Giacarta.