Finisce ancora nei guai la Boeing, fra le compagnie aeree più importanti al mondo. Negli ultimi 5 anni, da quando si sono verificati i due incidenti con il 737 Max che costarono la vita a quasi 350 persone, fino ai più recenti problemi su voli di mezzo mondo, le problematiche inerenti la compagni americana sono continuate senza sosta e di recente un altro episodio discutibile è emerso alla ribalta della cronaca.
Nel dettaglio, come riferito da numerosi organi di informazione online, a cominciare da RaiNews, il Boeing 757-200 decollato l’8 luglio scorso, in servizio presso la United Airlines, ha perso una ruota dopo il decollo dal carrello principale, una volta che il velivolo si è librato dall’aeroporto di Los Angeles. Il jet ha continuato il suo volo senza problemi, anche perchè la ruota sostanzialmente non serve, ed è riuscito anche ad atterrare regolarmente in quel di Denver, in Colorado. Diciamo che si è trattato di un incidente che è apparso come una sorta di “male minore” rispetto agli episodi degli ultimi anni, tenendo conto che un aereo è solitamente dotato di numerose ruote, che servono appunto a compensare una eventuale perdita.
BOEING, RUOTA DEL CARRELLO SI STACCA: COSA E’ SUCCESSO
In ogni caso sono episodi che non devono succedere e fortunatamente non si è verificato alla fine alcun ferito, anche per la bravura del pilota. La ruota è stata in seguito recuperata in quel di Los Angeles, e non è ben chiaro se i 174 passeggeri a bordo se ne siano accorti. Come fatto sapere in seguito da Boeing, l’aereo in questione è abbastanza datato, avendo già 30 anni.
Era stato infatti consegnato alla United Airlines nel lontano 1994, mentre la sua produzione è terminata venti anni fa, nel 2004. In ogni caso, come da pressi, la federazione dei voli americana, la FAA, ha aperto una nuova indagine per cercare di fare chiarezza sull’accaduto, tenendo conto, come detto sopra, dei numerosi casi in cui la Boeing è stata sua malgrado protagonista negli ultimi anni.
BOEING, RUOTA DEL CARRELLO SI STACCA: IL CASO DEL PORTELLONE E LE MASCHERINE D’OSSIGENO
Ad esempio è divenuto virale il caso del portellone del 737 Max 9 di gennaio scorso, durante un sorvolo dell’Alaska. Quindi la ruota persa il 7 marzo da un 777-200 della United Airlines decollato da San Francisco, ed ora l’ennesimo nuovo incidente. Una vicenda che giunge tra l’altro in concomitanza con la notizia dell’ispezione di 2.600 Boeing 737 per via di possibili problemi alle maschere dell’ossigeno.
Ad ordinarla è stata la FAA; l’autorità dell’aviazione a stelle e strisce, che ha appunto dato l’ordine affinchè si verifichi che le stesse maschere funzionino alla perfezione in caso di emergenza. La decisione è giunta dopo le molteplici segnalazioni degli stessi dispositivi trovati fuori posizione, cosa che potrebbe compromettere la fornitura di ossigeno in occasione di una eventuale depressurizzazione.