«La situazione che emerge su sua suocera è terrificante». Così Laura Boldrini a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1 sul caso Soumahoro. La deputata ed ex presidente della Camera, ospite oggi di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha precisato «che lui non è indagato e non è parte di quella cooperativa». Inoltre, ha ricordato che «ci sono anche altri politici che hanno parenti con problemi con la giustizia, tipo Donzelli, che ha avuto il fratello che è stato arrestato». Il riferimento è al parlamentare di Fratelli d’Italia, ma il caso Soumahoro è legato a lotte che hanno sempre contraddistinto la battaglia politica del deputato.



«Ed è per questo che è grave, di fronte ad un evidente caso come quello della sua suocera non ha fatto sentire la sua voce, questo è un neo pesantissimo». Laura Boldrini ha aggiunto che anche se «dal punto di vista penale non risultano responsabilità», d’altra parte Boldrini non ritiene plausibile «che lui non sapesse, mi sembra difficile». C’è poi un’altra questione che ha destato ancor più stupore in questa vicenda.



BOLDRINI “DIRITTO ALL’ELEGANZA? ESPRESSIONE INFELICE”

In questo caso il riferimento è alla difesa di Soumahoro per gli outfit della moglie, parlando addirittura di “diritto all’eleganza“. «Espressione infelice che non si capisce cosa voglia dire. Anche se non sappiamo se quegli oggetti lì siano davvero di lusso, magari erano finti», il commento di Laura Boldrini a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. La deputata del Pd si è soffermata su una questione etica, cioè se per una persona di sinistra è eticamente giusto acquistare beni di russo, come una borsa di 2mila euro, ad esempio. «Io non l’ho mai comprata, non si possono spendere quelle cifre per una borsa, un marchio non può costare così tanto, bastano 200 euro per una borsa». I conduttori radiofonici hanno allora chiesto a Laura Boldrini quanto spende, ad esempio, per acquistare scarpe. «Si possono prendere delle belle scarpe anche a 100 euro. Per principio cerco di evitare le cose di marche ma se proprio devo farlo, la prendo in saldo».

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