Il primo monitoraggio condotto dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) sui tassi di mancato incasso del fatturato in scadenza per i venditori di luce e gas nel 2022, testimonia che il 75,2% delle famiglie ha effettuato i versamenti nei tempi per il settore elettrico e il 78,5% delle fatture gas. Passando ai condomini, però, la percentuale scende, soprattutto per il gas, complice il forte aumento dei costi delle materie prime. Solo il 47% dei condomini ha pagato la bolletta del gas entro la scadenza. C’è differenza tra mercato libero, dove la percentuale dei versamenti nei termini è stata del 43,1%, e il servizio di tutela, dove parliamo di un 64,4%.



L’andamento della curva dice inoltre che il 96,2% dei mancati versamenti avviene entro 11 mesi dalla scadenza e solo il 58% entro il primo mese di ritardo. Clara Poletti, del collegio Arera, spiega a Il Sole 24 Ore: “Abbiamo fatto un monitoraggio straordinario per capire se, a fronte di livelli di prezzo mai raggiunti in precedenza, famiglie e condomini riuscivano a pagare per tempo le proprie bollette. Il dato per le famiglie è stato quasi sorprendente, perché nonostante le grandi difficoltà, le famiglie hanno pagato in tempo, consentendo la tenuta del sistema. La curva dei pagamenti per i riscaldamenti centralizzati a gas dei condomini, che hanno impiegato più mesi per saldare le bollette, mostra quanto inaspettata fosse l’impennata dei prezzi anche nella pianificazione delle spese dei condomini. Nella rendicontazione e conguaglio delle spese avranno certamente dovuto chiedere rate aggiuntive a copertura degli importi“.



Ritardi nei pagamenti dei condomini: il motivo

Secondo Arera, sulla percentuale di condomini che non hanno pagato in tempo le bollette del gas, hanno inciso alcune dinamiche contrattuali e decisionali che li differenziano dal singolo consumatore. La maggior parte dei condomini, sottolinea Il Sole 24 Ore, sono scadenzati dall’anno termico. Dunque, è probabile che dopo i picchi di prezzo, gli amministratori abbiano preso tempo per valutare le condizioni. Possibile inoltre che le discussioni di fine anno con la chiusura dei bilanci nelle assemblee di condominio abbiano causato qualche rallentamento.



Sarebbero questi gli aspetti che avrebbero portato ad un rallentamento dei versamenti ai venditori da parte dei condomini. Dal 1 aprile, i titolari di questi contratti sono invitati a scegliere il proprio fornitore di elettricità dal libero mercato. Nel caso in cui non dovessero scegliere, sono automaticamente spostati nel cosiddetto servizio di tutele graduali predisposto dall’Autorità. Il monitoraggio è stato condotto sui venditori con oltre 100mila punti serviti per il 2022. I pagamenti saldati dalle famiglie sono al 96,6% già nel primo mese successivo alla scadenza e del 94,6% per quanto riguarda il gas.