Dal rapporto sul costo delle bollette dell’acqua 2025 si evince un rialzo spropositato rispetto alle varie città di Italia. Complessivamente l’aumento dei prezzi è stato al 4%, mostrando un gap sostanziale tra le varie Regioni del nostro Bel Paese.
L’Osservatorio ha analizzato i prezzi sul servizio idrico, contenuti nel XX Rapporto, dimostrando il Molise come la Regione numero uno in termini di “risparmio economico”, totalizzando complessivamente una spesa di 234€.
Bollette dell’acqua 2025 in aumento
In tutta Italia il costo delle bollette dell’acqua 2025 è in aumento. I capoluoghi dove si è registrato il maggior incremento sono l’Abruzzo e l’Emilia Romagna con percentuali che sono oltre il doppio della media, ovvero dell’8,5%.
A poter contenere i rialzi è il bonus sociale delle utenze. Il maggior rincaro si è verificato a Frosinone, con una quota media pari a 917€ annui, contro Milano che invece registra il prezzo più basso del Paese, con soli 185€.
Segue il capoluogo Latina, dove invece il risparmio è ammontato al 37% rispetto a quasi due anni fa, nel 2023. Nel restante territorio si riportano aumenti anche a Rovigo, Verbania e Novara, totalizzando come percentuale tra l’11% e il 13%.
Consumi dell’acqua inauditi
Il maggior problema sui rincari del prezzo dell’acqua è dovuto alla dispersione idrica. Soprattutto nelle Isole e al Sud del Paese si registra un consumo molto più elevato, raggiungendo perfino il 42% in più rispetto al Nord.
Più del 65% del volume idrico in Basilicata ad esempio, finisce – come in Abruzzo – “perduto”. Rispetto alla media italiana un’altra dispersione si evince in Valle d’Aosta, dove rispetto a tre anni fa perde 12 punti percentuali.
Un’ulteriore criticità è la diffidenza dell’acqua da bere dai rubinetti nelle Isole, soprattutto in Sardegna e Sicilia dove poco più del 50% dei cittadini afferma di “non fidarsi”. E sempre al Sud si concretizza il problema della siccità e della scarsa efficienza delle strutture idriche, che influisce sull’aumento dei prezzi dell’acqua.