Le bollette dell’elettricità per le imprese del settore terziario in Italia, a parità di consumi e di potenza impegnata, sono più care rispetto a Francia (+70%) e Spagna (+27%). A rivelarlo è un dossier pubblicato da Confcommercio e Nomisma Energia, che mette in evidenza in modo inequivocabile come la situazione relativa ai rincari stia diventando sempre più insostenibile per il nostro Paese, anche a fronte di misure di entità economica rilevante.
Il Governo italiano, come riportato da Money, nel recente periodo ha infatti stanziato un totale di ben 60 miliardi di euro per sopperire al rincaro energetico. Un contributo che risulta decisamente superiore a quello offerto in Spagna e Francia per misure simili. La gestione dell’emergenza di questi due Paesi, nonostante ciò, è stata numeri alla mano migliore. È per questo motivo che le cause del problema vanno ricercate altrove ed anche urgentemente. Gli effetti sulle famiglie infatti presto saranno pesanti. Gli euro persi in potere d’acquisto nei soli primi sei mesi del 2022 sono infatti già 77 miliardi.
Italia, bollette più care di Spagna e Francia: il motivo
I fattori per cui le bollette dell’elettricità per le imprese del settore terziario in Italia sono più care rispetto a quelle di Spagna e Francia sono diversi e hanno radici lontane. Innanzitutto a pesare, secondo le stime, sarebbe “l’errore nel non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia e i nostri fornitori negli ultimi decenni” e la burocrazia. Gli esperti di Confcommercio sostengono infatti che servirebbero maggiori “pragmatismo e realismo” per gestire il processo di transizione energetica soprattutto in questa fase di crisi.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, da parte sua, ha rassicurato gli italiani in merito al fatto che gli effetti sulle famiglie saranno attutiti. “L’aumento sulle bollette del gas di ottobre sarà intorno al 5% anziché del 70% come previsto un mese fa. Da questo mese l’aggiornamento tariffario diventa mensile anziché trimestrale e se l’aggiornamento fosse stato fatto con il vecchio meccanismo a fine settembre avremmo avuto un aumento anche del 200%”, ha affermato.