I prezzi delle bollette luce e gas 2025 prevedono degli aumenti, anche a causa delle continue tensioni geopolitiche e la guerra tra Russia e Ucraina. Per fermare i rincari servirebbe aumentare l’uso delle fonti rinnovabili italiane, sempre meno utilizzate. Secondo Stefano Besseghini, presidente dell’Arera, l’unica strada percorribile per contrastare gli aumenti in bolletta è l’utilizzo di fonti rinnovabili. É chiaro che questo comporterebbe un investimento iniziale sul costo di realizzazione degli impianti decisamente importante.
Bollette luce e gas 2025: previsione trimestrale
Le bollette luce e gas 2025 quasi sicuramente hanno un trend al rialzo. Nei prossimi tre mesi secondo il Presidente Besseghini il metano potrebbe arrivare a costare 50€ a megawattora, seppur molto distante dai 130 e 150 raggiunti nel 2022.
Al momento la strategia da adottare è quella di sfruttare quanto più possibile il gas naturale liquefatto prodotto in Italia, così da abbassare i costi di fornitura e minimizzare i rincari in bolletta. Ad oggi il Presidente Besseghini ha dichiarato che la produzione del gas gnl è aumentato del 40%.
La produzione all’estero
Il confronto tra Italia ed estero delle bollette luce e gas 2025 non regge, dato che nel Regno Unito l’elettricità territoriale viene prodotta al 58%, con un’attenzione particolare alle fonti meno inquinanti: il 45% proviene da biomasse, fotovoltaico e eolico, mentre solo il 13% dalle centrale nucleari del posto.
Il record assoluto proviene dalla Germania, la cui produzione di energia da fonti rinnovabili ha superato i consumi effettivi di elettricità, registrando domande al +125%.
Fuori dall’Europa i continenti più virtuosi sono la Cina e il Cile, dove rispettivamente si confermano i leader per la produzione di energia rinnovabile. In Oriente il carbone sembra oramai un lontano ricordo, abbondantemente superato da metodi innovativi come fotovoltaico ed eolico.
Fa bene anche il Sudamerica che lo scorso anno 2024 ha prodotto energia elettrica da fonti rinnovabili per un buon 68%.
Il futuro della produzione di gas e luce
Le prospettive future sono positive, visto che entro cinque anni secondo gli esperti prevarranno gli impianti idroelettrici e i fotovoltaici, abbattendo le centrali nucleari e garantendo un miglior impatto ambientale.
Oggi c’è un altro problema legato all’aumento in bolletta di luce e gas, ovvero la trappola del margine che i rivenditori applicano quando commerciano le utenze (anche se provenienti da fonti rinnovabili).
Elettricità Futura consiglia di sottoscrivere contratti diretti con i produttori di gas naturale, così da abbattere i costi di intermediazione e pagare la sola tariffa fissa imposta dall’azienda.