In questi mesi di lockdown gli utenti non domestici in bassa tensione che hanno sperimentato l’azzeramento dei loro consumi scopriranno, con l’arrivo della bolletta a maggio, che la spesa rimane artificialmente alta. Questo nonostante il contatore sia rimasto fermo e il prezzo del kWh sia persino calato, perché rimane da pagare una fetta rilevante di quota fissa. Nelle bollette elettriche la quota fissa si riferisce a diversi elementi che non variano in funzione del volume di energia prelevata e sono costituiti principalmente dalle tariffe di rete per il dispacciamento dell’energia elettrica e dagli oneri generali.
In modo specifico, la bolletta sarà ingiustamente salata per artigiani e PMI con potenze contrattuali tra i 6 kW e 16,5 kW per il trimestre aprile-giugno 2020. Si tratta della categoria maggiormente penalizzata dalla riforma introdotta dal gennaio 2018 che ha raddoppiato gli oneri di sistema legati alla potenza contrattuale.
Per aiutare con tutti i mezzi le imprese a ripartire, come annunciato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri domenica sera in una trasmissione televisiva, con il decreto rilancio il Governo dovrebbe stanziare per l’anno in corso, 600 milioni da utilizzare a compensazione dall’Autorità per l’energia per disporre la riduzione della voce di costo “trasporto e gestione del contatore”. L’articolo 33 dei 258 che compongono la manovra omnibus (stando all’ultima bozza) che varrebbe 55 miliardi specifica i tempi e modalità di attuazione della misura.
È previsto l’azzeramento delle quote fisse per il periodo aprile-giugno per le utenze non domestiche alimentate in bassa tensione; mentre per quelle con potenza superiore ai 3,3kW le tariffe di rete e oneri generali saranno rideterminati applicando una potenza virtuale fissata convenzionalmente a 3kW senza che a ciò corrisponda alcuna eventuale limitazione ai prelievi per queste utenze.
Questa misura segue un’altra agevolazione introdotta alla fine aprile sulla spesa energetica delle famiglie. Si allungano al 31 luglio i tempi per richiedere il rinnovo dei bonus sociali che sono uno sconto sulla bolletta di luce, gas e acqua destinati chi si trova in condizione di disagio economico, ai nuclei familiari numerosi e ai casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature mediche alimentate con l’energia elettrica indispensabili per il mantenimento in vita. Una volta accettata la domanda, che si fa con un singolo modulo per l’accesso a tutti i bonus previsti, sarà garantito lo “sconto” in modo continuato e retroattivo a partire dalla data di scadenza originaria. Il rinnovo ha una durata complessiva di 12 mesi.
I requisiti per ottenere il bonus sociale sono: soglia massima Isee di 8.265 euro; per le famiglie con almeno 4 figli a carico Isee non superiore a 20 mila euro, ai percettori di reddito e pensioni di cittadinanza. La domanda va presentata presso il Comune di residenza. Dal 2021 è previsto che il riconoscimento dei bonus per gli aventi diritto diventi automatico, ovvero senza necessità di ripresentare la domanda.