Come sappiamo l’Antitrust è intervenuta contro sette compagnie che potrebbero essere costretta a restituire il denaro a tutte le famiglie che si sono viste incrementare il prezzo dell’energia in maniera illegittima.
Infatti sono state avviate 7 istruttorie e provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Queste compagnie sono state beccate per aver modificato unilateralmente e illegittimamente “il prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale”. Come ottenere il rimborso?
Bollette troppo care: aumenti illegittimi da parte di 7 società
Come fare dunque per avere i rimborsi? In effetti i clienti di queste sette compagne potrebbero essere in diritto di ottenere la restituzione del denaro versato per la fornitura di energia elettrica e gas naturale. Gli aumenti tariffari che sono pesati sulle famiglie, risultano ingiustificati per l’autorità garante.
Quindi come ottenere il rimborso? È questa la domanda che si fanno tutte le famiglie italiane. Questi infatti si chiedono in che modo è possibile poter ottenere il denaro versato sulla base di un aumento illegittimo delle tariffe? Dal momento che il garante ha condannato le compagnie rimborsare i clienti, questo giustifica il diritto del contribuente di richiedere il rimborso.
In realtà si tratta di un atteggiamento diffuso e poche compagnie si sono comportate in maniera virtuosa appunto mettendo insieme infatti la clientela e le utenze rifornite dalle 7 società raggiunte dal provvedimento dell’Antitrust, queste hanno in mano l’80% della clientela italiana. Il restante 20% e con compagnie minori che pare si siano comportate degnamente. Altri invece sono ancora sotto lo studio dell’autorità garante e quindi, molto presto potrebbero scattare altre quattro istruttorie nei confronti di Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola.
Tutte queste compagnie avrebbero disatteso l’articolo 3 del decreto n.115 del 9 agosto 2022 quindi, il cosiddetto decreto Aiuti bis.
Bollette troppo care: come chiedere il rimborso delle tariffe aumentate illegittimamente
È bene dire però che l’autorità garante non ha inteso difendere i diritti della clientela, ma soltanto applicare delle sanzioni, chiedendo alle compagnie di fare un passo indietro. Le compagnie dovranno quindi riportare le forniture alle condizioni precedenti, sospendendo l’applicazione delle nuove condizioni che hanno determinato l’aumento della tariffa. Questo significa che gli utenti otterranno uno sconto in bolletta, ma non è dato sapere per quanto.
Quella che sembra una falla nel sistema del diritto in realtà è una precauzione. Va infatti considerato che le compagnie potrebbero comunque ancora impugnare il provvedimento dell’antitrust. Per il momento la richiesta dell’autorità garante è provvisoriamente esecutiva e quindi le aziende dovranno applicare immediatamente delle tariffe inferiori. Ma non è dato sapere come si evolverà la vicenda.
La situazione però potrebbe cambiare per quelle famiglie che avevano il contratto in scadenza essi sono visti applicare un rincaro del 400%. In quel caso potrebbero avere ragione gli operatori energetici punto nel caso però delle famiglie che avevano un contratto a tariffa fissa a cui è stato comunque applicato il rincaro, in quel caso dovrebbero ricorrere.