Anche se con meno tamponi nelle ultime 24 ore, i dati del bollettino coronavirus in Italia confermano la lenta ma costante discesa della curva epidemiologica: 13.158 nuovi casi di contagio tra sabato e domenica, con anche 13.176 guariti-dimessi, mentre purtroppo sono altri 217 gli italiani che hanno perso la vita positivi al Covid-19 (119.238 da inizio pandemia). Secondo il bollettino diffuso dal Ministero della Salute nel pomeriggio di oggi, il tasso di positività sale al 5,5% (+1,2%) a fronte però di un numero inferiore di tamponi-test rapidi (239.482).
Al momento in Italia sono positivi al coronavirus ancora 461.212 pazienti (-236), di cui 437.688 in isolamento domiciliare, 2.862 in terapia intensiva (-32 rispetto a ieri) e 20.662 in reparto Covid degli ospedali, calo di 309 unità rispetto a sabato. Sotto quota 1000 contagi in un giorno le Regioni di Lombardia (1.967, con 38mila tamponi), Campania (1.854, 19mila tamponi), Puglia (1.203 con 9mila test-tamponi), Lazio (1.185 con 30mila tamponi), Sicilia (1.061 con 21mila tamponi) ed Emilia Romagna (1.001, 16k tamponi).
IL BOLLETTINO DI IERI
Sono ancora 461.448 le persone in Italia positive al coronavirus: in attesa del nuovo bollettino del Ministero della Salute di oggi 25 aprile, in arrivo ogni pomeriggio attorno alle ore 17.30, i dati sulla pandemia nel nostro Paese proseguono nella lenta ma costante diminuzione dei casi e dei ricoveri per Covid-19. Restano alti purtroppo i numeri sulle vittime – 322 ancora ieri, 119.021 da inizio pandemia – mentre per fortuna i guariti “superano” i nuovi positivi ancora una volta – 17.587 “contro” i 13.814 nuovi casi nelle ultime 24 ore.
Il bollettino coronavirus in ospedale vede poi 23.865 ricoverati con sintomi Covid (-554 tra sabato e venerdì), 2.894 posti di terapia intensiva occupati (-85) e un tasso di positività in Italia che scende al 4,3% a fronte di nuovi 320.780 tamponi-test rapidi processati. Il numero di vaccinazioni intanto cresce con ormai 300mila di “media” al giorno: stamane sono 17.473.753 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate, 5.156.388 con prima dose.
CORONAVIRUS ITALIA, IL NODO DELLE RIAPERTURE
Con il coronavirus ancora presente ma in forma “inferiore” rispetto al culmine della terza ondata, l’Italia si appresta da domani alle prime vere riaperture, garantite dal Decreto del Governo Draghi che avrà valore fino al prossimo 31 luglio. Polemiche enormi ancora sul coprifuoco, per il momento mantenuto ancora alle ore 22 in tutto il Paese: «C’è stata qualche polemica sul coprifuoco e sulla difficoltà per i ristoratori ad erogare i propri servizi la sera. Ma voglio chiarire un punto: chi va a cena fuori può stare tranquillamente seduto al tavolo fino alle 22 e poi, una volta uscito dal locale, far ritorno a casa senza alcun rischio di ricevere sanzioni», lo spiega stamane la Ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini intervistata dal Messaggero.
L’interlocuzione Regioni-Governo prosegue e ci si avvia verso l’inizio di giugno (o forse anche prima) ad una “mitigazione” ulteriore per quanto riguarda chiusure e coprifuoco: ancora Gelmini, «I dati dei contagi stanno migliorando costantemente e la campagna vaccinale è entrata ormai nel vivo: ormai siamo quasi a 400mila inoculazioni al giorno. Se continua il trend positivo a metà maggio si cambia il coprifuoco, e il nostro obiettivo è quello di abolirlo, e si riaprono le attività». Critico invece con le riaperture l’ex coordinatore Cts, oggi consulente del Miur, Agostino Miozzo: in una intervista al Corriere della Sera il membro della Protezione Civile rilancia «Bisogna fare massima attenzione. Ripiombare in una situazione da lockdown nel periodo estivo sarebbe devastante. È necessario analizzare il percorso fatto in questi mesi di difficile lotta a un nemico sconosciuto, anche per prepararci a eventuali nuove evoluzioni di questa o di nuove crisi».