Calano ancora le vittime

e i nuovi casi di Covid-19, così come le terapie intensive, mentre risalgono purtroppo i dati sui ricoveri mentre si raggiunge la drammatica quota 60mila decessi positivi al coronavirus in Italia: il nuovo bollettino del 6 dicembre registra 18.887 nuovi casi di aumento totali tra sabato e domenica, con purtroppo 564 morti (60.078 da inizio pandemia), 163.550 tamponi processati con tasso di positività che sale lievemente all’11,5%. Sono 17.186 i guariti-dimessi mentre l’aumento netto degli attualmente positivi si ferma a “soli” 1.137 unità: ad oggi sono positivi al Covid-19 755.306 persone in tutto il Paese, di cui 721.461 in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 3.454 terapie intensive complessive (-63, 150 gli ingressi invece solo in questa domenica), 30.391 i ricoverati nei letti di degenza (+233). Le aree più colpite ancora dal contagio del virus nelle ultime 24 ore restano il Veneto con 3.444 nuovi casi, Lombardia 2.413, Emilia Romagna 1.788 Campania 1.552, Lazio 1.632, Puglia 1.789.



IL BOLLETTINO DI IERI

Sono in tutto 754.169 le persone ad oggi positive al coronavirus dopo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute diffuso ieri pomeriggio: in attesa dei nuovi dati in arrivo dopo le ore 17 dai canali ufficiali del Ministero, ad oggi sono in vigore le nuove ordinanze del Ministro Speranza che rendono la Toscana, la Valle d’Aosta e Bolzano in zona arancione mentre Emilia Romagna, Friuli, Marche, Puglia e Umbria entrano in fascia “gialla”. Si profila dunque quel passaggio importante di quasi tutto il Paese in zona gialla nei giorni prossimi al Natale, con relative normative fissate dall’ultimo Dpcm tutt’altro che accettate serenamente da molte Regioni d’Italia: nel frattempo i dati continuano a parlare di un coronavirus non sconfitto ma neppure sui livelli di qualche settimana fa, se si eccettua il numero dei morti ancora drammaticamente molto alto. 21.052 i nuovi casi di ieri totali, con 662 vittime e 23.923 guariti-dimessi dagli ospedali: il numero delle terapie intensive al momento resta a 3.517 (-50 ieri dopo gli ultimi 192 ingressi in giornata), i ricoverati invece sono globalmente 30.158 (-1.042 in sole 24 ore), numeri che dunque tranquillizzano verso il raffreddamento della curva.



CORONAVIRUS ITALIA: “A 3 COLORI FINO ALL’EPIFANIA”

Al netto però dei miglioramenti, resta ovviamente l’emergenza delle vittime – ultima voce del bollettino coronavirus che tradizionalmente cala in una forte ondata di contagio – oltre che il timore del Governo per le prossime feste di Natale in arrivo: anche per questo motivo il Comitato Tecnico Scientifico valuta la distinzione in fasce di rischio da tenere attiva almeno fino all’Epifania se non oltre. «Almeno fino all’Epifania avremo una stratificazione delle regioni in 3 colori: giallo, arancione e rosso. Una strategia di mitigazione», ha spiegato ieri il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli intervenendo al Live in Courmayeur di Sky Tg24, «i numeri sono in miglioramento, ma questo deve servire come messaggio motivazionale. E le prossime settimane saranno cruciali». Nel frattempo dalla Regione tra le più colpite ancora dalla seconda ondata – la Lombardia – giungono appelli per modulare i divieti sotto Natale: «il giorno di Natale rischiamo un disastro sociale e umano, il Parlamento cambi le regole, non ha senso il divieto di mobilità tra Comuni il 25», attacca il Governatore Attilio Fontana.