Mentre le proteste contro la Regione Campania sono proseguiti anche per tutto il pomeriggio, il bollettino quotidiano con gli aggiornamenti epidemiologici mostra per fortuna dati in lieve miglioramento con l’ultimo trend: sono in tutto 11 i morti per Covid tra ieri e oggi (2.571 da inizio pandemia), con 891 nuovi casi positivi (109 con sintomi, 782 asintomatici) e 1.104 nuovi guariti-dimessi (dato totale sale a 94.031). Al momento in Campania sono infettati dal Sars-CoV-2 ben 83.966 persone (dati peggiori della Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte, inferiore in Italia solo ai 100mila del Veneto), con 82.293 in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 119 terapie intensive totali (0 ingressi del giorno) e 1.154 ricoverati in ospedale Covid. A livello di tamponi, nelle ultime 24 l’Unità di Crisi della Regione informa che sono stati processati ben 14.109 nuovi test, con letti totali di degenza disponibili 3.160 e terapie intensive di rianimazione 656.
IL BOLLETTINO DI IERI
Mentre la Campania continua ad avere dati e bollettino corornavirus in netto miglioramento – tanto che venerdì scorso la Cabina di Regia ha previsto che da oggi 20 dicembre passasse in zona gialla – è l’incrocio con l’ultimo Decreto di Natale del Governo che ha creato non poche problematiche a livello normativo. Seppur da oggi la Campania sia a tutti gli effetti, secondo il Ministero della Salute, una regione in zona gialla per il Governatore De Luca questo non assume nessun rilievo: «La Campania resta di fatto zona arancione fino al 24 dicembre, quando entrerà in vigore la zona rossa prevista dal Decreto Natale», ha spiegato ieri l’ex sindaco di Salerno firmando una nuova ordinanza per “congelare” il passaggio a zona gialla. «Immagino sarete tutti entusiasti dopo le decisioni del governo nazionale. Io non ho capito niente, voi avrete capito più di me… giallo, rosso, arancione, non si è capito niente..», ha spiegato ieri De Luca da Pompei, aggiungendo «La Campania rimane come è adesso. Non vi fare confondere, non cambia niente fino al 24 dicembre, quando avremo la zona rossa decisa dal governo nazionale. La regione prende qualche misura di contenimento per questo fine settimana. Noi stiamo uscendo prima delle altre regioni e meglio delle altre regioni da questa fase, ma basta poco per rovinarci».
CORONAVIRUS CAMPANIA: CAOS DOPO L’ORDINANZA DI DE LUCA
Nel frattempo il bollettino Covid di ieri diffuso dall’Unità di Crisi della Regione Campania mostra 949 nuovi casi, con 32 morti, 1424 guariti e 122 posti totali occupati in terapia intensiva. In attesa dei dati in arrivo questo pomeriggio, è ancora De Luca a chiarire «Cerchiamo di essere responsabili in questo periodo di feste, dobbiamo evitare di farci male a gennaio, quando dovremmo avere la riapertura delle scuole, il picco dell’influenza e la partenza della campagna vaccinale anticovid. In queste due settimane ci giochiamo la ripresa del paese. Abbiamo sempre avuto una linea: aprire tutto ma per sempre, senza aprire per 3 giorni e poi chiudere per 3 mesi, creando danni ulteriori». L’ordinanza però ha sortito l’effetto caos nella popolazione e nei commercianti che subito si sono riversati nelle strade per protestare contro l’indirizzo scelto dalla Regione: blocco stradale a Napoli tra via Arcoleo e via Chiatamone ma anche lungomare affollato con ira profonda di commercianti e ristoratori contro la delibera di De Luca, «l’ordinanza regionale è arrivata senza preavviso, quando ci eravamo già preparati per la riapertura da oggi al 23 dicembre con il rientro della Campania in zona gialla», spiegano da Napoli i ristoratori scesi in piazza.