Nelle ultime 24 ore sono stati registrati in Emilia Romagna due soli decessi (entrambi uomini) e 13 nuovi casi, di cui 9 asintomatici. Questi i primi dati che emergono dal bollettino sul coronavirus. I numeri continuano a migliorare, ma la quota zero non è ancora arrivata. I nuovi casi sono stati quasi tutti individuati grazie allo screening di categoria voluto dalla Regione, infatti 9 non avevano alcun sintomo. I tamponi effettuati sono 6.200 che portano il totale 417.184. Il bilancio delle vittime in Emilia-Romagna invece sale a 4.209. I nuovi guariti sono 106, per un totale di 22.483 (si tratta dell’80% dei contagiati da inizio crisi), quindi continuano a calare i casi attivi: 95 in meno rispetto a ieri. Ma calano anche i malati lievi in isolamento domiciliare: sono 85 in meno. Scendono a 11 i ricoverati in terapia intensiva (-2), mentre quelli negli altri reparti Covid sono 180 (-8). (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTINO EMILIA ROMAGNA: VERSO I NUOVI DATI

Nel bollettino coronavirus dell’Emilia Romagna di ieri sono stati registrati +11 contagiati e +3 morti, bilancio totale salito a 28.084 casi positivi e 4.207 decessi. Dati in calo rispetto a domenica e continuano a scendere anche i ricoverati negli ospedali: -1 ricoverato in terapia intensiva (totale 13) e -4 ricoverati negli altri reparti Covid (totale 188). 1.299 le persone in isolamento domiciliare, mentre prosegue la discesa dei casi attivi, ovvero il numero di malati effettivi: -137 per un totale di 1.500. Infine, +145 le guarigioni: totale di 22.377.



Questo il bilancio dei casi positivi sul territorio riportati da Regione Emilia Romagna: 4.523 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3.609 a Parma (+3), 4.971 a Reggio Emilia (+ 1), 3.933 a Modena (+1), 4.705 a Bologna (+5); 402 a Imola (nessun nuovo caso); 1.007 a Ferrara (nessun nuovo caso). I casi di positività in Romagna sono 4.934 (+1), di cui 1.036 a Ravenna (+1), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.168 a Rimini (nessun nuovo caso).

CORONAVIRUS EMILIA ROMAGNA: IL PUNTO DI BONACCINI

Ieri il governatore Stefano Bonaccini – in qualità di presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – ha partecipato agli Stati generali ed ha rilasciato alcuni spunti degni di nota, come riporta Adnkronos: «Chiediamo di essere protagonisti della politica economica di rilancio, potendo mobilitare da e per il territorio risorse straordinarie per investimenti, anche ricorrendo all’indebitamento: non è ragionevole che praticamente tutto il margine di indebitamento sia ora assorbito dallo Stato centrale».



Come riporta Adnkronos, Stefano Bonaccini ha ribadito «il fondamentale ruolo svolto dalle Regioni nell’emergenza nell’interesse del Paese, oggi è imprescindibile che Regioni e Province Autonome siano messe nelle condizioni di operare. Ma le Regioni hanno già sostenuto spese per circa 4,5 miliardi di euro e registrano minori entrate e mancati trasferimenti per oltre 5: chiedere il pareggio di bilancio sarebbe paradossale, perché significherebbe bloccare investimenti e spesa sociale in una fase di ripresa economica».