Cresce il numero dei guariti in Emilia Romagna, diminuisce quello dei ricoveri. Arrivano buone notizie dal bollettino di oggi, domenica 12 aprile 2020. Sono 203 per la precisione i guariti, 3.862 in totale. Meno 39 le persone ricoverate, quindi il totale scende a 3.491, mentre sono meno 6 le persone in terapia intensiva, quindi 335 in tutto. Purtroppo non si è fermato il numero delle vittime: ci sono 83 morti in più (45 uomini e 38 donne), quindi 2.564 decessi in tutto. Per quanto riguarda questo aspetto, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I casi di positività sono 463 in più rispetto a ieri, per un bilancio complessivo di casi di positività che sale a 20.098. Hanno invece raggiunto quota 96.704 i test effettuati, 4.945 in più. Questi sono i dati accertati alle 12 di oggi, riportati nel conteggio complessivo della Protezione civile. (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTINO EMILIA ROMAGNA, IERI 507 CASI

Bollettino coronavirus Emilia Romagna, attesa per la conferenza stampa del commissario Venturi per i dati di oggi, domenica 12 aprile 2020. Ieri sono stati registrati 507 casi positivi in più che hanno portato il totale a 19.635 contagiati, mentre il bilancio dei decessi è aumentato di 84 vittime, di cui 47 uomini e 37 donne. Dati importanti sono giunti dalle guarigioni, salite a quota 3.659 (+278), delle quali 1.934 riguardano persone clinicamente guarite e 1.725 dichiarate guarite a tutti gli effetti. Come reso noto da Venturi, il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione ha raggiunto quota 5.018 posti letto aggiuntivi destinati a pazienti affetti da Covid-19. Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale e materiale medico, la Protezione Civile ha inviato all’Agenzia Regionale 10 ventilatori polmonari per terapia sub-intensiva, 635.750 mascherine chirurgiche, 116.773 ffp2 e 3.000 ffp3. E per usi non sanitari ulteriori 123.000 mascherine monovelo Montrasio (non DPI).



BOLLETTINO EMILIA ROMAGNA, BUFERA SU SECONDE CASE

«Al di là di controlli e denunce, vi garantisco che per ciò che abbiamo passato e che stiamo ancora passando, pensare di andare a fare una scampagnata a Pasqua sarebbe un atto scellerato», così qualche giorno fa il commissario per l’emergenza coronavirus Venturi aveva ammonito i cittadini emiliano-romagnoli, ma purtroppo qualcuno ha preferito non ascoltare l’appello. Come riporta l’Ansa, molte seconde case sull’Appennino modenese sono aperte ed i sindaci della zona stanno continuando a ricevere tantissime segnalazioni. Durissima la presa di posizione del sindaco di Zocca, Gianfranco Tanari: «Voi che state arrivando sul nostro territorio ad aprire la seconda casa pensate di non essere visti? E’ da venerdì che ricevo segnalazioni. Ho chiesto più controlli e ne chiederò anche davanti a casa di Vasco: è sempre venuto su a trascorrere la Pasqua, ma quest’anno ha comunicato che non ci sarà. Non vorremmo che si presentassero lo stesso dei fan, che non avrebbero davvero nessuna scusa per essere lì».



BOLLETTTINO CORONAVIRUS EMILIA ROMAGNA, LA CONFERENZA STAMPA DELL’11 APRILE