Come ha spiegato in conferenza stampa sull’analisi epidemiologica dell’Iss il direttore generale Giovanni Rezza «Abbiamo una situazione in miglioramento, ma non possiamo essere tranquilli»: nel corso della riunione con il professor Brusaferro è stato anche reso noto il nuovo bollettino coronavirus del Ministero della Salute, con i dati in effettiva diminuzione per ricoveri, contagi e terapie intensive. Resta purtroppo alto il numero dei morti: «Purtroppo è normale che ci sia una scia così lunga di decessi e questa mortalità così elevata», ma restano dati positivi come la «forte tendenza alla diminuzione in Lombardia. Quelle che sono calate di più sono le Regioni in zona rossa. Restano elevate alcune Regioni come Sicilia e Puglia, ma la situazione in generale tende a migliorare», conclude Rezza. I numeri di questo 1 dicembre vedono in tutto 19.350 nuovi contagi totali, con anche 27.088 guariti-dimessi e purtroppo 785 morti: il tasso di positività, con gli ultimi 182.100 tamponi processati in 24 ore, cala fino al 10,6% (-1,9% in 24 ore), mentre ad oggi positivi al Covid rimangono 779.945 persone in tutta Italia. Sono 743.471 gli isolamenti domiciliari, 3.663 terapie intensive occupate (-81 tra ieri e oggi) e 32.811 ricoverati, con calo importante di 376 unità rispetto alla giornata di lunedì. Le aree più colpite restano la Lombardia con 4.048 nuovi casi, Veneto 2.535, Lazio 1.669, Piemonte 1.617, Campania 1.721 e 1.659 in Puglia.



IL BOLLETTINO DI IERI

L’andamento epidemiologico del coronavirus in Italia non dice ancora che la “seconda ondata” è finita, ma di certo i numeri della curva sono in discesa lenta ma costante: in attesa del nuovo bollettino Ministero della Salute-Iss diffuso nel pomeriggio, i dati registrati ieri hanno visto una diminuzione generale delle voci più cruciali (ricoveri, morti e contagi) anche se come sempre occorre tener presente la flessione dei dati nel weekend fino a lunedì. Sono in tutto 16.377 i nuovi casi registrati ieri di coronavirus in Italia: di questi, 672 erano purtroppo vittime, 23.004 guariti-dimessi e calo di 7.300 di aumenti netti tra domenica e lunedì. Al momento sono infettati dal coronavirus 788.471 persone in tutto il Paese: di queste, 751.540 sono in isolamento domiciliare, 3.744 in terapia intensiva, 33.187 i ricoverati nei letti di degenza. Sono Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Campania e Piemonte a rappresentare ancora la maggiorparte dei nuovi contagi, anche se restano tutte le Regioni coinvolte come da “specifica” di questa seconda ondata ben più estesa a livello territoriale rispetto a quella in primavera.



CORONAVIRUS ITALIA: ISS, “EPIDEMIA FINIRÀ TRA UN ANNO E MEZZO”

«L’epidemia di Covid durerà ancora un anno e mezzo», lo ha spiegato ieri nel forum organizzato dall’Ansa il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, professor Silvio Brusaferro. In attesa di ricevere le novità epidemiologiche nel nuovo bollettino del Ministero della Salute, il membro Cts tiene a precisare come la seconda ondata in diminuzione non potrà considerarsi affatto come l’ultima prima della sconfitta definitiva del Sars-CoV-2: «Quello che abbiamo imparato – ha spiegato Brusaferro – è che la prevenzione è il momento cruciale del sistema: una volta questo concetto veniva più declinato come visione ma non si facevano investimenti specifici, oggi è molto chiaro che il concetto di prevenzione è fondamentale, se non investiamo su questo livello il rischio è elevato. La prevenzione ha il vantaggio di evitare a priori che determinati scenari si manifestino, ha lo svantaggio che quando funziona molto bene non si vede, e questo è un elemento critico che da sempre la caratterizza. Oggi questo è percepito da parte di tutti, come è percepito che investire su salute e benessere è un modo per garantire la ricchezza dei nostri paesi e delle nostre comunità». Nel frattempo, ieri l’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato i dati sulla Sorveglianza integrata Covid-19 al 29 novembre: nel mese di novembre sono stati registrati 800.953 casi di infezione da Covid, tra cui 22.712 tra gli operatori sanitari, e nello stesso periodo si sono contati 12.904 deceduti e 304.531 guariti. L’età media dei contagiati è 48 anni.