Rallenta il contagio da coronavirus in Italia, ma sono anche diminuiti come avviene in maniera ormai cronica nel weekend il numero dei tamponi: sono 5.456 i nuovi infetti da Covid nell’ultimo bollettino Covid del Ministero della Salute, con 104.658 tamponi processati (ieri erano stati quasi 130mila), di cui si contano purtroppo 26 nuovi morti (su 36.166), 1.184 dimessi-guariti (sui 239.709 totali) e 4.246 casi stretti di attualmente positivi in Italia (sui 79.075 a livello globale). Da inizio emergenza sono 354.95 i casi di coronavirus registrati dal Ministero della Salute, con le ospedalizzazioni che purtroppo continuano a crescere: +30 tra sabato e domenica le terapie intensive occupate (su 420 totali) mentre i ricoveri in reparti Covid salgono di ben 183 unità sui 4.519 in tutta Italia. A livello di distribuzione del contagio a livello regionale, è la Lombardia con altri 1.032 casi a guidare il gruppo, seguita dalla Campania a 633 nuovi contagi in 24 ore (ma con 10mila tamponi di meno), poi Toscana sopra quota 500.
#Bollettino di #MinisteroSalute con i #dati di #coronavirus di oggi 11 Ottobre 2020 pic.twitter.com/w7WDBpUNl8
— ilSussidiario (@ilsussidiario) October 11, 2020
IL BOLLETTINO DI IERI
L’Italia si appresta a vivere con ore di tensione ad un potenziale nuovo semi-lockdown: i dati ancora di ieri del bollettino coronavirus diffuso dal Ministero della Salute hanno evidenziato un aumento generalizzato dei contagi in tutto il Paese, con particolare rilevanza in Lombardia (dove però i tamponi effettuati sono oltre i 20mila), in Campania, Veneto e Toscana. Così il Governo sta cercando di affrettare i tempi e nelle prossime ore potrebbe già emanare il Dpcm previsto inizialmente per il 15 ottobre 2020: ieri il bollettino Sanità ha registrato 5.724 nuovi casi (sui 349.494 totali da inizio emergenza), di cui 29 sono purtroppo vittime (sulle 36.140 a livello generale), 976 i guariti-dimessi (su 238.525) e 4.719 è l’incremento dei casi stretti come attualmente positivi (74.829 in tutta Italia al 10 ottobre). Ad una maggiore emergenza a livello di contagi risponde solo in alcune aree del Paese – al Centro-Sud – una parallela iniziale sofferenza delle ospedalizzazioni: il dato nazionale vede ad oggi 390 terapie intensive (sulle 7mila totali) con aumento di 3 unità ieri, 4.336 ricoverati con sintomi (+250, dato più alto degli ultimi mesi). I tamponi salgono ulteriormente e raggiungono quota 133.084 tra venerdì e sabato, mentre si attendono questo pomeriggio i nuovi dati sul bollettino nazionale diffuso come sempre da Ministero della Salute.
CORONAVIRUS ITALIA: NUOVE RESTRIZIONI NEL PROSSIMO DPCM
Nell’ultimo aggiornamento epidemiologico di ieri si segnalavano 1.140 nuovi casi in Lombardia (su 22mila tamponi), 664 infetti in Campania (con 9mila tamponi e metà delle terapie intensive occupate da pazienti Covid), 561 Veneto, 548 Toscana, 384 Lazio, 499 Piemonte. In attesa dei nuovi dati nel bollettino coronavirus previsti dopo le ore 18, alle 15 è invece in programma la riunione urgente del Comitato Tecnico Scientifico con il Ministro della Salute Roberto Speranza per fare il punto in vista delle nuove restrizioni da lanciare domani nel nuovo Dpcm di Palazzo Chigi. Previste limitazioni alla vendita di alcol dopo le 21, restrizioni sulla movida con chiusure alle 23, ma anche divieto di assembramenti fuori da bar e ristoranti: non solo, stop probabile a calcetto e sport amatoriali da contatto, limitazioni a banchetti di matrimonio e battesimo (max 30 persone) e soprattutto la potenziale regola che vieterebbe di invitare amici e non conviventi nelle proprie abitazioni. «Inquieta l’incremento in alcune regioni. Non dobbiamo abbassare la guardia. E’ necessario, secondo me, preoccuparsi in un senso positivo e pianificare i possibili interventi, anche restrittivi, per contenere il virus», sottolinea all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco. «Una quota di casi con complicanze è il segnale della ripresa della diffusione del virus, un dato da tenere sempre sotto controllo», osserva il virologo in vista delle probabili nuove restrizioni in vigore da martedì dopo l’uscita del Dpcm.