Il muro dei 1.600 nuovi casi di coronavirus è stato abbattuto: sono 1.616 i contagiati segnalati nelle ultime 24 ore. A fornire questo dato è il nuovo bollettino del Ministero della Salute. Dunque, continua a crescere il numero dei contagi di coronavirus in Italia. Il totale dei casi dall’inizio dell’epidemia sale, dunque, a 284.796. Invece i morti oggi sono 10, per un totale che arriva a 35.597. Cresce anche il numero dei guariti: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 547, quindi nel complesso sono 212.432. Per quanto riguarda il numero dei tamponi, ne sono stati effettuati 98.880. Importante anche il numero relativo ai ricoveri: sono +13, nelle terapie intensive +11. In totale, i ricoverati con sintomi sono 1.849. In terapia intensiva ci sono 175 persone, in isolamento domiciliare 34.743. Nel bollettino c’è anche una precisazione, quella della Regione Sicilia: comunica che dei 104 nuovi positivi di oggi, 11 sono migranti ospiti presso la nave Azzurra in rada al porto di Augusta. (agg. di Silvana Palazzo)



CORONAVIRUS ITALIA: OGGI NUOVO BOLLETTINO

Nell’ultimo bollettino coronavirus Italia è stato registrato un nuovo aumento di casi positivi, che hanno sfiorato quota 1.600 unità. Come reso noto ieri dal Ministero della Salute, giovedì sono stati rilevati 1.597 contagiati, numero superiore ai 1.434 di mercoledì: il totale di infettati dall’inizio dell’epidemia è di 283.180. In leggero calo il numero di tamponi processati, 94.186, circa 2 mila in meno rispetto al giorno precedente. In ribasso anche il dato dei decessi: giovedì sono stati registrati 10 morti, che hanno portato il bilancio totale a 35.587 vittime di Covid-19. Gli attualmente positivi sono 35.708, in crescita di 613 unità, mentre c’è da annotare un nuovo rialzo di ricoverati negli ospedali italiani: +14 pazienti in terapia intensiva (164) e +58 pazienti negli altri reparti Covid (1.836). Infine, +613 tra guariti e dimessi e +902 persone in isolamento domiciliare.



BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA: LE ULTIME NOTIZIE

La riapertura delle scuole è imminente ma prosegue senza sosta lo scontro tra Governo e Regioni. Il nuovo fronte è la misurazione della febbre: il compito spetta ai genitori, ma Piemonte e Campania non si fidano e sono pronti a prendere provvedimenti. Senza dimenticare i test in corso sul personale: su 500 mila, 13 mila positivi al sierologico, ora sono in quarantena. Intervistato da Repubblica, Andrea Crisanti ha spiegato: «La misurazione della temperatura è una cosa seria, non può essere delegata a otto milioni di famiglie. C’è chi la misura sulla fronte, chi nell’orecchio, chi sulla lingua, chi sotto l’ascella e per di più con termometri diversi. E poi c’è una questione di coerenza: se si tratta di una misura decisiva per la sorveglianza epidemiologica allora deve farla lo Stato, non i singoli cittadini in un caotico fai-da-te. Oltre al fatto che la soglia per assentarsi dalle lezioni andrebbe abbassata a 37 gradi: per i ragazzi e i bambini, che si ammalano meno, fissarla a 37.5 non è adeguato».



BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA: DATI 10 SETTEMBRE