Si “attenua” l’aumento dei contagi Covid nel nostro Paese nelle ultime 24 ore: il bollettino diffuso dal Ministero della Salute mostra tra sabato e domenica 19.215 nuovi contagi di coronavirus in tutta Italia, con 8.151 guariti-dimessi e con purtroppo anche 66 morti positivi al Covid (134.831 da inizio pandemia).



Il tasso di positività cala lievemente al 3,8% a fronte degli ultimi 501.815 tamponi processati tra ieri e oggi: gli italiani ancora positivi al Covid sono attualmente 284.877, di cui però 277.351 in isolamento domiciliare con praticamente zero sintomi. I restanti sono 6.697 ricoverati in reparti ordinari (+158 rispetto a sabato) e 829 in rianimazione nelle terapie intensive del Paese (+11). Le Regioni con aumento a più di 1000 contagi in 24 ore restano Lombardia (+3.278), Veneto (3271), Campania (1.531), Emilia Romagna (1.973), Lazio (1.965), Piemonte (1.206), Sicilia (1.028).



IL BOLLETTINO COVID DI IERI

Con la variante Delta al suo “picco” d’ondata e con la crescente presenza della variante Omicron, il coronavirus in Italia prosegue con un trend ancora non esponenziale ma pur sempre allarmante (specie per i circa 6 milioni di non vaccinati). In attesa del nuovo bollettino in arrivo come sempre attorno alle ore 17 dal Ministero della Salute, i dati emersi ieri mostrano ancora un andamento del Covid in aumento in tutta Italia: sono stati 21.042 i nuovi casi di contagio ieri, con purtroppo 96 morti e 10.205 guariti-dimessi.

Il numero di italiani attualmente positivi al coronavirus sale a 273.882, a fronte di un numero di tamponi processati nelle ultime 24 ore pari a 565.077 (tasso di positività salito al 3,7%, +0,9%). Salgono fino a 7.357 i numeri dei ricoverati con sintomi nei reparti Covid di tutta Italia (+56), di cui però 818 terapie intensive (+2). Il numero dei contagi totali da inizio pandemia sale a 5.206.305 con purtroppo 134.765 decessi.



CORONAVIRUS ITALIA: RISCHI FORTI PER I NON VACCINATI

«Ci sono Tac che non vedevamo neanche nella prima ondata covid: la devastazione che la variante Delta fa nel non vaccinato è impressionante, chi decide di non vaccinarsi dovrebbe farsi un giro in reparto o vedere le immagini per rendersi conto di quanto fa male il virus», ha spiegato nell’ultimo punto stampa da Regione Liguria l’infettivologo e consigliere sanitario del Governatore Toti, Matteo Bassetti. La situazione degli ospedali è ancora “sotto controllo” rispetto ad un anno fa, ma la contagiosità della variante Delta si fa sentire specie per chi ancora per nulla coperto dalla vaccinazione. «Nella clinica di Malattie infettive non avevamo una settimana così difficile dalla prima parte dell’anno, a livello di ricoveri siamo in piena quarta ondata, ci auguriamo di essere molto vicini al picco dei contagi. – ha chiosato nel punto stampa Bassetti – continuiamo a ricoverare pazienti che deliberatamente hanno scelto di non vaccinarsi. Solo questa settimana abbiamo avuto dieci ingressi di non vaccinati tra i 50 e i 60 anni, persino una signora di 90 anni e un signore di 100 anni non vaccinati». Del resto il recente studio Iss dimostra come da un lato il vaccino Covid cala di efficacia dopo 5 mesi dalla seconda dose (da 74 al 39%), mentre di contro il rischio morte è 16,6 volte più alto nei no vax rispetto ai vaccinati con terza dose, di 11,1 volte maggiore rispetto a chi vaccinato da meno di 5 mesi, 6,9 volte superiore ai vaccinati da più di 5 mesi.