Ancora un aumento di casi di coronavirus in Italia: nel giorno di Ferragosto salgono a 629 i nuovi contagi registrati, contro i 574 delle 24 ore precedenti. Al conto dei morti a causa del Covid-19 si aggiungono 4 persone, che portano il totale delle vittime dall’inizio dell’epidemia a quota 35.392. Rispetto ai casi positivi, il bollettino odierno del Ministero della Salute fa registrare i maggiori incrementi in Veneto (+120), Lombardia (+94) e Emilia Romagna (+71). Proprio quest’ultima Regione ha comunicato che a seguito di una verifica interna dei dati sui decessi, la Ausl di Parma ha comunicato 154 decessi avvenuti in marzo, aprile e maggio e finora non conteggiati. Le sole Regioni che oggi non hanno riportato nuovi casi sono Trentino e Valle d’Aosta. All’aumento dei contagi corrisponde anche quello dei tamponi effettuati: 53.123 contro i 46.723 di ieri. (agg. di Dario D’Angelo)
BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA: I DATI DI IERI
Continuano a crescere i nuovi casi di coronavirus in Italia. Una crescita graduale, ma che comunque preoccupa gli esperti. Questa è infatti una fase molto delicata per il nostro Paese: il rischio di una seconda ondata c’è, ma può essere scongiurato se si rispettano le norme e le misure previste per evitare la diffusione del contagio. In attesa del nuovo bollettino del Ministero della Salute e della Protezione civile, bisogna prendere atto dell’ulteriore incremento. Ieri infatti sono stati registrati 574 nuovi casi di coronavirus in Italia, contro un aumento di 523 contagi nel giorno precedente. Per individuare un incremento più alto di nuovi positivi bisogna tornare indietro al 24 giugno, quando ne furono registrati 577. Gli aumenti più consistenti sono stati registrati in Veneto (127) e Lombardia (97), mentre solo Valle D’Aosta e Molise non hanno fatto registrare nuovi casi. Sono, dunque, 252.809 le persone che hanno contratto il Covid. In calo invece i morti: ieri sono stati registrati 3 decessi contro i 6 del giorno prima.
BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA, ESPERTI SU RISALITA CASI
Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) del governo conferma che l’Italia è «in una fase di lenta crescita dei casi». La curva epidemiologica sta salendo, «lentamente ma in modo costante». E quindi nell’intervista al Corriere della Sera lancia un avvertimento: «Può bastare poco per ripiombare nell’emergenza». Non tutti gli italiani però sembrano aver compreso questo pericolo: «È adesso che dobbiamo agire, dopo potrebbe essere troppo tardi». Dello stesso avviso è Alberto Mantovani, professore emerito di Immunologia e direttore scientifico dell’Humanitas di Milano, che a La Stampa richiama ai comportamenti responsabili, altrimenti «rischiamo non tanto per l’oggi quanto per l’autunno». Poi aggiunge: «Vorrei tanto che il virus si fosse attenuato, ma non è successo. L’analisi genetica, quella che conta, non lo dimostra». Anche lui avverte: «Se il virus circola ora non succedono disastri, ma si prepara una seconda ondata». Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, invece su Facebook scrive: «Non siamo nella seconda ondata né essa verrà se saremo in grado, come sono certo, di affrontare, di petto, anche questo particolare momento».
BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA: DATI 15 AGOSTO
#Bollettino di #MinisteroSalute con i #dati di #coronavirus di oggi 15 agosto. NB. La Regione Emilia Romagna comunica che a seguito di una verifica interna dei dati sui decessi, la Ausl di Parma ha comunicato 154 decessi avvenuti in marzo, aprile e maggio e finora non conteggiati pic.twitter.com/6iWJzz4VLA
— ilSussidiario (@ilsussidiario) August 15, 2020