Il nuovo bollettino di oggi sulla situazione Coronavirus in Italia diffuso dal Ministero della Salute è stato appena emesso e ci parla di dati ancora molto preoccupanti. Nel dettaglio, sono 17.752 i positivi al tampone per il Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, con un totale di nuove 680 vittime (66.537 dall’inizio della pandemia). I tamponi eseguiti sono stati in tutto quasi 200 mila (199.489) con un tasso di positività di 8,7% (-0,4%). Ad oggi nel nostro Paese il numero di coloro che sono stati infettati dal Sars-CoV-2 è pari a 645.706. Rispetto alle terapie intensive si registra un caso di -77 (per un totale di 2.926) e così anche per i ricoveri negli altri reparti che sono -445 nell’ultimo giorno (in totale sono 26.897). I dimessi sono stati 34.495 (+3.02%). Le aree più colpite in Italia restano la Regione Veneto con 3.817 contagi in più nelle ultime 24 ore, Lombardia con 2.994 nuovi casi tra martedì e mercoledì, Emilia Romagna con 1.238 casi e Piemonte con 1.215 casi  positivi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL BOLLETTINO DI IERI

Mentre si assommano le buone notizie per l’arrivo del vaccino anti-coronavirus e le pessime per un nuovo lockdown in arrivo a Natale, il Ministero della Salute si prepara ad elaborare il nuovo bollettino con tutti i dati in arrivo dalle Regioni: dopo gli 846 morti registrati solo ieri il Governo ha preso la “forza” per proseguire nell’irrigidimento delle misure in vista delle vacanze natalizie. Ma il trend, come ha spiegato ancora ieri il direttore generale dell’Iss Giovanni Rezza, resta comunque in lento e graduale diminuzione per la curva epidemica: «Trend in graduale miglioramento per i ricoveri, ma purtroppo il dato dei morti è veramente di nuovo molto elevato: le fluttuazioni dovute a problemi di segnalazione più o meno tempestiva dei decessi, ma sono comunque dati drammatici che mostrano come le persone infettate negli ultimi 2-3 mesi sono state moltissime». In attesa dei nuovi dati, l’ultimo aggiornamento sul coronavirus in Italia ieri mostra per l’appunto 846 morti, 14.844 nuovi casi totali, 25.789 guariti-dimessi in sole 24 ore. Al momento sono 663.313 le persone positive al Covid-19 nel nostro Paese, con calo di 11.796 unità rispetto a lunedì: 3003 le terapie intensive e 27.342 i ricoverati, con tasso di positività che scende al 9,1% (-2,5%).



CORONAVIRUS ITALIA: VERSO LOCKDOWN A NATALE

Ma non è solo il bollettino quotidiano a fornire indicazioni e strumenti atti a prendere le decisioni politiche per i prossimi giorni: in attesa del monitoraggio settimanale dell’Iss, atteso come sempre venerdì, il Governo intende anticipare i tempi e già oggi annunciare i divieti che si aggiungeranno a quelli già esistenti nel Dpcm 3 dicembre. Le ipotesi sono in sostanza due, o una zona rossa nazionale nei giorni più “caldi” delle festività (24-25-26-31 dicembre e 1-6 gennaio) o un lockdown “arancione” dal 24 dicembre fino all’Epifania, con comunque stretta su locali e spostamenti fuori regione. Il Governo e il Cts restano comunque “divisi” al loro interno per la mancanza di una quadra univoca circa le misure da adottare e le regole da normare: «Alla fine abbiamo raggiunto un accordo su un’indicazione, è necessario inasprire le misure di controllo della pandemia. Lockdown totale? E’ un’indicazione che nessuno si è sentito di dare», ha detto il coordinatore Cts Agostino Miozzo, intervistato da “Cartabianca” ieri sera. Assai più duro invece il consigliere del Ministero della Salute, Walter Ricciardi: «Non ci si rende conto che siamo in una situazione di guerra. La soluzione in questo momento ha un nome e cognome: lockdown». Il trio “rigorista” del Governo (Speranza, Boccia, Franceschini) spinge per la zona rossa continuata nei prossimi giorni, ma l’opposizione è forte in Cdm e lo stesso Conte non si dice del tutto convinto. Nel frattempo, si attende il via libera europeo ai vaccini anti-Covid con il Ministro della Salute che ha annunciato stamane «Ho proposto, insieme ai ministri di altri 7 Paesi Europei, tra cui Francia e Germania, che le vaccinazioni partano lo stesso giorno già nel mese di dicembre. Ci vuole ancora cautela e prudenza nei prossimi mesi, finché non avremo raggiunto una copertura vaccinale sufficiente. Ma la strada è giusta e finalmente si vede la luce in fondo al tunnel».