Complice il weekend lungo di Pasqua, i dati Covid inseriti nel bollettino diffuso dal Ministero della Salute risultano più “particolari” del solito: si assiste infatti ad un crollo verticale dei nuovi contagi da coronavirus – 18.380 – dovuti però al numero molto basso di tamponi processati nelle ultime 24 ore, solo 105.739 tra Pasqua e Pasquetta.
Si segnalano purtroppo anche 79 morti (161.766 da inizio pandemia) e 27.704 guariti-dimessi: il tasso di positività, proprio per i dati aggregati “ridotti” si alza fino al 17,4% ma non è imputabile ad un’improvvisa impennata della curva Covid, bensì proprio al ridotto numero di tamponi prodotti. Di contro, anche i dati sui ricoveri vedono un “sommarsi” dei dati in ritardo in questi ultimi giorni di Pasqua: su 1.216.843 italiani attualmente positivi al Covid-19, 1.206.492 sono ancora in isolamento domiciliare, 9.940 sono i ricoverati con sintomi in area medica (+129 rispetto al bollettino di ieri), 411 le terapie intensive (+8).
L’ATTESA PER IL NUOVO BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA
Come sempre nel pomeriggio dopo le 17 è atteso il nuovo bollettino coronavirus diffuso dal Ministero della Salute per inquadrare l’evoluzione della pandemia nelle ultime 24 ore in Italia: il trend al momento resta quello delle ultime settimane, con la crescita lieve dei contagi che vede in parallelo la diminuzione dei ricoveri tanto in area medica quanto in rianimazione.
Nei giorni di Pasqua, con la comprensibile diminuzione dell’attività di tracciamento e numero di tamponi, la situazione Covid nel Paese ha visto un tasso di positività pari al 15,6% (+0,5% rispetto al Sabato di Pasqua). Sono stati 51.993 i nuovi casi di contagio in Italia nella giornata di Pasqua, a fronte di poco più di 334mila tamponi processati: si contano anche 47.468 guariti e purtroppo 85 morti (161.687 da inizio pandemia). Sempre ieri il Ministero della Salute ha diffuso i dati sui ricoveri, registrando la diminuzione di ben 120 unità nei posti occupati in area medica (restano 9.758 totali): infine, sono 403 le terapie intensive ancora occupate (-8) e 1.215.877 positivi Covid in isolamento domiciliare con pochi se non zero sintomi. Al momento in Italia sono attualmente contagiati da coronavirus 1.226.038 persone.
DATI MINISTERO SALUTE-ISS: REINFEZIONI, 4,4% DEI CONTAGI
Se da un lato il bollettino quotidiano del Ministero della Salute registra l’andamento giorno dopo giorno di infezioni-guarigioni-vittime-ricoveri, per quanto riguarda l’evoluzione delle reinfezioni – tema assai rilevante in questo particolare quadro della pandemia in Italia e nel mondo – occorre uno studio più specifico, fornito dall’Istituto Superiore di Sanità.
È in leggero ma costante aumento il numero di casi in Italia di chi risulta positivo al coronavirus una seconda volta: al momento i più colpiti restano i non vaccinati, seguiti dai vaccinati oltre i 4 mesi e da chi è guarito dal Covid da oltre 200 giorni. I numeri offerti dallo studio Iss sono dirimenti: nell’ultima settimana i casi di reiezione al Covid sono passati dal 4,1% al 4,4% del totale dei nuovi contagi e la causa è sempre la variante Omicron. I dati suggeriscono inoltre che il pericolo di reiezione avviene maggiormente per la popolazione femminile e nelle fasce tra i 12 e i 49 anni: «l’aumento delle reinfezioni è dovuto alla diffusione di varianti più contagiose del virus SarsCoV2 e all’allentamento delle misure anti Covid», ha spiegato a Sky TG24 il direttore sanitario dell’IRCSS Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco. «Le reinfezioni – ha concluso il professore – riguardano soggetti che hanno già contratto il virus originario Wuhan o la variante Delta e si sono reinfettati con le nuove varianti Omicron, 1 e 2, anche se nuove varianti stanno emergendo come Xe e Xj».