I numeri del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore vedono un’impennata di nuovi ricoveri nelle strutture ospedaliere, a fronte di minor numero per fortuna di vittime e contagi rispetto alla giornata di ieri: il bollettino diffuso dal Ministero della Salute mostra tra sabato e domenica l’aumento di 24.259 nuovi casi di contagio, con però 9.403 guariti-dimessi e con purtroppo anche 97 morti (135.641 da inizio pandemia).



Il tasso di positività nel nostro Paese sale al 4,3% (+0,3%), a fronte degli ultimi 566.300 tamponi: al momento, positivi al test anti-Covid in Italia sono 362.275 persone, di queste 353.583 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 7.726 sono ricoverati in strutture ospedaliere (+150 rispetto a ieri) e 966 sono le terapie intensive occupate, con aumento di 13 unità nel saldo rispetto al bollettino di ieri. Regioni che superano i 1000 contagi giornalieri risultano essere Lombardia (più di 5mila), Veneto (più di 3mila), Campania, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Sicilia, Toscana.



IL BOLLETTINO COVID DI IERI

In attesa dei nuovi dati in arrivo oggi pomeriggio dal bollettino del Ministero della Salute, l’aumento dei contagi e dei ricoveri in Italia prosegue con trend costante tanto da costringere il Governo per il prossimo 23 dicembre ad una Cabina di regia urgente per dirimere eventuali nuove misure da approntare per Natale e successive settimane.

Ieri il bollettino diffuso da Ministero della Salute e Protezione Civile mostrava nuovi 28.064 casi di contagio, dovuti ancora al 99% alla variante Delta: 123 i morti in 24 ore (135.544 da inizio pandemia), con 12.430 guariti e un tasso di positività che scende al 4% (-0,3%) a fronte dei 697.740 tamponi. La situazione negli ospedali inizia a vedere numeri allarmanti, anche se ancora lontani dal “pieno” di un anno fa: dei 347.943 italiani attualmente positivi al Covid-19, 338.943 sono in isolamento domiciliare con pochi sintomi, 953 le terapie intensive occupate (+30 in un giorno), 7.576 ricoverati nei reparti Covid degli ospedali (+56).



CORONAVIRUS ITALIA, IL PUNTO SULLA VARIANTE OMICRON

Visto l’aumentare di casi e ricoveri, e con una variante Omicron in potenziale rapida diffusione, il Governo si appresta a dare nuove restrizioni nei prossimi giorni: lo ha anticipato oggi sul “Corriere della Sera” il coordinatore del Cts Franco Locatelli, enunciando i temi della prossima Cabina di regia. In attesa dei nuovi dati in arrivo oggi nel bollettino del 19 dicembre, il professore Presidente del CSS spiega «Mascherine all’aperto e tampone obbligatorio anche per i vaccinati per partecipare a grandi eventi». Sono queste le tre ipotesi principali allo studio del Governo e del Cts: «Per quanto la situazione epidemiologica italiana rimanga la più favorevole in Europa, non siamo certo indenni dall’aumentata circolazione virale che si sta osservando nel nostro Continente”. Dobbiamo fare quanto possibile per attenuare il rischio che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati in ospedale o nelle terapie intensive, diventino più rilevanti. In questa prospettiva, s’inquadra perfettamente la scelta adottata dal nostro governo e poi riprodotta da molti altri Paesi di richiedere l’esecuzione di un tampone prima di entrare in Italia. Le polemiche nate rispetto a questa scelta avevano davvero poco senso». La variante Omicron diverrà predominante nelle prossime settimane, come conferma anche l’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola in un post sul suo profilo Facebook: «ricordiamoci che il virus probabilmente resterà con noi per anni; che i vaccini stanno proteggendo dalla malattia severa (altrimenti oggi viaggeremmo sui 1000 morti al giorno) e che quindi contare i positivi è utile solo a fini epidemiologici e non dovrebbe essere una forma di comunicazione della paura. L’unica cosa seria da fare è inserire l’obbligo vaccinale. Il resto è solo confusione e stress inutile per i cittadini».