Nelle ultime 24 ore in Italia il numero di nuovi contagi da coronavirus registrato dal bollettino del Ministero della Salute è di 42.081 casi, con però 63.492 guariti-dimessi tra sabato e domenica: si contano purtroppo anche 141 morti, facendo salire il conteggio totale dei decessi da inizio pandemia fino a 152.989.

Al momento nel nostro Paese sono ancora positivi al Covid-19 ben 1.348.347 italiani, con tasso di positività all’11,3% (+1%) dopo gli ultimi 372.776 tamponi: di questo numero totale però, 1.334.129 sono in isolamento domiciliare, 13.284 sono i ricoveri con sintomi in area medica (-103 rispetto a ieri), 934 le terapie intensive occupate da pazienti Covid (-19 rispetto al bollettino di sabato). Le Regioni con il maggior numero di contagi giornalieri oggi sono la LombardiaCampania-Lazio-Sicilia con più di 4mila casi a testa, segue Veneto e Puglia con 3mila, Emilia Romagna-Piemonte con +2mila.



IL BOLLETTINO COVID DI IERI

Sono in costante calo in Italia tanto i ricoveri per coronavirus quanto gli stessi contagiati attualmente al Covid-19: il bollettino diffuso ieri dal Ministero della Salute, in attesa dei nuovi dati del 20 febbraio in arrivo come sempre dopo le ore 17, registra l’aumento di 50.534 nuovi casi di contagio, con 84.767 guariti e purtroppo ancora 252 morti positivi al Covid (152.848 da inizio pandemia).



Il monitoraggio presentato in Cabina di regia lo scorso venerdì, oltre a disporre per lunedì 21 febbraio il ritorno in zona gialla di Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta, ha evidenziato la discesa di incidenza contagio (672) e tassi ricoveri (terapie intensive 10,4% e area medica 22%). Nei dati emersi ieri il conteggio dei ricoverati con sintomi scende precisamente a 13.387 (-561 in 24 ore) mentre le terapie intensive calano fino a 953 posti occupati, 34 in meno rispetto al bollettino di venerdì.

CORONAVIRUS ITALIA, IL PUNTO DI SPERANZA

Al momento in Italia sono positivi al coronavirus 1.369.778 persone: di queste la maggior parte sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, ben 1.355.438: il tasso di positività scende al 10,3% dopo gli ultimi 492.045 tamponi processati tra venerdì e sabato. In attesa dei nuovi dati in arrivo con il bollettino, ha parlato in una lunga intervista a “Repubblica” il Ministro della Salute Roberto Speranza facendo il punto della situazione Covid in Italia: «il covid non sparisce il 31 marzo. Il Green Pass è stato ed è un pezzo fondamentale della nostra strategia. Le mascherine al chiuso sono ancora importanti. I vaccini ci hanno fatto vincere», sottolinea il titolare della Sanità a 2 anni dal “paziente zero” di Codogno. Considera il lockdown esercitato all’epoca come «inevitabile» ma predica gradualità anche per l’immediato futuro: «A marzo parte la quarta dose per gli immuno compromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre. Purtroppo».