Sono stati resi noti i dati del bollettino coronavirus Italia aggiornati ad oggi, venerdì 21 ottobre 2022. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 36.116 nuovi casi positivi su 213.088 tamponi processati tra molecolari e antigenici. In ribasso la percentuale di contagiati sui test effettuati: dal 17,7% di giovedì al 16,9% odierno.



Il bollettino coronavirus Italia segnala 91 nuovi decessi, in rialzo rispetto a ieri: totale di 178.450 vittime di Covid-19 da febbraio 2020. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 42.549, mentre gli attualmente positivi sono 6.526 in meno. Capitolo ricoverati: -8 pazienti in terapia intensiva (234) e +51 pazienti negli altri reparti (7.076). (Aggiornamento di MB)



Bollettino coronavirus Italia: i numeri di ieri

Come ogni giorno, attendiamo i dati aggiornati relativi al bollettino Coronavirus Italia che verranno pubblicati nel pomeriggio di oggi, venerdì 21 ottobre. In attesa del nuovo report che sarà reso noto dal Ministero della Salute, vediamo i numeri di ieri, giovedì 20 ottobre 2022. Nelle 24 ore precedenti alla pubblicazione del bollettino di ieri sono stati registrati 40.563 nuovi casi di Covid-19 su 229.140 tamponi processati tra molecolari e antigenici. Si abbassa leggermente la percentuale di casi positivi sui test effettuati: dal 17,9% di mercoledì al 17,7% di ieri.



Il bollettino coronavirus Italia di giovedì 20 ottobre segnala inoltre 84 nuovi decessi che portano il totale delle vittime di Covid-19 a 178.359 dall’inizio della pandemia. Scendono leggermente i numeri dei ricoverati negli ospedali italiani: -9 pazienti in terapia intensiva (totale 242) e -37 pazienti nei reparti ordinari (totale 7.025). Gli attualmente positivi sono 534.676, mentre il numero di dimessi e guariti da inizio emergenza è pari a 22.541.598.

Crisanti: “Il Covid resta una malattia insidiosa”

Il microbiologo Andrea Crisanti, come riporta Quotidiano.net, ha parlato di quinta dose e fatto il punto sulla situazione del Coronavirus in Italia: “Il Covid resta una malattia insidiosa e pericolosa per una certa fascia di popolazione, quindi è giusto prevenire le infezioni e lo sviluppo della patologia il più possibile. Consiglio assolutamente la quinta dose“.

Secondo il microbiologo, stiamo assistendo ora alla ricombinazione di Omicron che porta dunque ad un cambiamento con nuove varianti che vanno combattute. Secondo l’esperto, una nuova ondata è più che plausibile: “C’è un cambiamento nelle nuove varianti, che poi alla fine altro non sono che ricombinazioni di Omicron, per cui dobbiamo prepararci ad una possibile nuova onda. Hanno caratteristiche che sembrano essere di miglioramento nello schivare le difese immunitarie pregresse. Ma è prematuro fare qualsiasi tipo di ragionamento”.