Il bollettino del Ministero della Salute diffuso domenica 23 gennaio vede scendere ancora i contagi in Italia, con però risalita dei numeri in ospedale (elemento abbastanza normale nei prossimi giorni della settimana in quanto la raccolta dei dati durante il weekend è sempre piuttosto a “diverse velocità” a seconda dei territori).



I dati delle ultime 24 ore registrano 138.860 italiani contagiati dal coronavirus, con purtroppo 227 morti (143.523 da inizio pandemia), ma anche 131.303 guariti-dimessi. Ad oggi sono ancora positivi al Covid 2.734.906, con tasso di positività in discesa al 14,9%: in isolamento domiciliare con pochi o nessun sintomo restano 2.713.594 persone, 1.685 le terapie intensive occupate (+9 rispetto a ieri) e 19.627 i ricoverati in area medica con sintomi (+185). Le regioni sopra i 10mila contagi giornalieri sono questa domenica Lombardia (21.700), Emilia Romagna +19mila, Veneto +14mila, Lazio +12mila, Campania +11mila, Toscana +10mila.



IL BOLLETTINO COVID DI IERI

Ad oggi in Italia sono positivi al coronavirus 2.723.949 cittadini: questo racconta l’ultimo bollettino del Ministero della Salute, in attesa dei nuovi dati in arrivo domenica pomeriggio dopo le ore 17.

Il “picco” dei contagi sembra però conclusosi e già si intravedono i lievi ma importanti “cali” nella pressione ospedaliera: ieri ancora alto il numero dei morti positivi al tampone Covid (333) mentre i contagi scendevano a 171.263 nelle precedenti 24 ore. Sono in tutto 19.442 i ricoverati in Italia con sintomi Covid (-43), 1.676 le terapie intensive (-31) e 2.700.831 in isolamento domiciliare senza particolari sintomi. Da domani 24 gennaio, secondo le ordinanze dell’ultima Cabina di regia, sono ben 6 le Regioni che cambieranno colore: Puglia e Sardegna in zona gialla, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in zona arancione. Le Regioni tornano alla carica per cambiare il sistema dei “colori” e pure le modalità per stilare il bollettino Covid: martedì prevista nuova Conferenza delle Regioni per produrre documento unitario da discutere poi col Governo entro la fine della prossima settimana.



CORONAVIRUS ITALIA, I NUOVI DATI ISS

In attesa del nuovo bollettino coronavirus diffuso dal Ministero della Salute nelle prossime ore, sono i dati dell’ultimo report Iss a tenere banco nella continua campagna di contrasto alla pandemia in Italia: le persone non vaccinate contro Covid-19 hanno un rischio, se si infettano, 21 volte maggiore di finire in terapia intensiva rispetto a chi ha fatto due dosi vaccinali. Il report esteso pubblicato sabato segnala anche la possibilità che diventa 39 volte più alta rispetto a chi ha fatto anche la dose booster: 31,3 casi su centomila contro 0,8 casi. Recita così il report esteso aggiornato al 19 gennaio: «L’efficacia del vaccino, come riduzione percentuale del rischio (rispetto ai non vaccinati), nel prevenire la diagnosi di infezione da Sars-Cov-2, è pari al 66% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 53% tra i 91 e 120 giorni, e 34,7% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale. Ed è pari al 66,7% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster». Sulla prevenzione specifica della malattia, la percentuale vede quota pari a 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, «93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 89% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni. E’ invece pari al 97,5% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster».