Calano ma restano comunque 541 i morti positivi al coronavirus tra sabato e domenica, mentre i nuovi contagi diminuiscono di circa 6mila unità rispetto all’ultimo bollettino del Ministero della Salute: sono in tutto 20.648 i nuovi infettati dal Sars-CoV-2, di cui 541 sono purtroppo decessi (su 54.904 totali da inizio pandemia), 13.642 i dimessi-guariti (su 734.503 totali) e 6.463 gli aumenti “effettivi” dei casi di Covid tra ieri e oggi. Al momento in Italia sono positivi al coronavirus 795.771 persone: di queste, 759.139 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 3.753 in terapia intensiva (-4) e 32.879 ricoverati, con però un nuovo calo importante di 420 ricoveri rispetto a ieri. Il tasso di positività resta uguale a ieri sul 11,7% dopo gli ultimi 176.934 tamponi processati (consueto calo da weekend), mentre le aree più colpite restano sempre la Lombardia con 3203 casi in 24 ore, segue Veneto con 2617, poi Campania 2022 e Piemonte 2021. Nel frattempo domani sono stati convocati i rappresentanti dei territori per una nuova Conferenza Stato-Regioni dove discutere il prossimo Dpcm “Natale” da varare ad inizio dicembre.
IL BOLLETTINO DI IERI
Sono stati 686 i morti registrati nella sola giornata di ieri, un numero ancora molto alto purtroppo in quanto l’ultima voce a “calare” nel trend comunque in corso di raffreddamento della curva di contagio: in attesa del nuovo bollettino coronavirus diffuso dal Ministero della Salute nel pomeriggio della domenica, i dati visti ieri mostrano ancora 225.940 tamponi processati con 26.323 nuovi contagi (tasso di positività che per fortuna scende fino al 11,7%). Alto ancora il numero dei guariti-dimessi ieri – ben 24.214 – mentre l’aumento netto di casi Covid tra venerdì e sabato si ferma a 1.415. Al momento in Italia sono positivi al coronavirus 789.308 persone: di queste, con importanti cali registrati, 3.762 sono in terapia intensiva (-20 in 24 ore) e 33.299 in reparti Covid (-385), con anche 752.247 persone ancora in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi. Le aree più colpite restano ancora la Lombardia con 4.615 nuovi casi su 37.286 tamponi, segue il Veneto con 3.498 casi e 18.307 tamponi, Campania con 2.729 casi e 22.007 test processati.
CORONAVIRUS ITALIA, I DATI DELL’ISS
«In Italia la curva sta decrescendo sia per quanto riguarda i casi sintomatici sia per quanto riguarda i casi positivi», ha spiegato ieri in conferenza stampa il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, commentando l’ultimo monitoraggio Iss e le nuove disposizioni del Governo sulle zone arancioni (Lombardia, Piemonte e Calabria) e le zone gialle (Liguria e Sicilia). «Oggi vediamo un quadro che da una parte ci mostra una prospettiva di riduzione, dall’altra ci richiama ad una grande responsabilità per il rispetto delle misure. Questo impianto che il nostro paese sta adottando nel suo complesso è in grado di modellare la curva e di rispondere con flessibilità da parte del servizio sanitario nazionale: questo è il frutto di impegno e programmazione», ha sottolineato nuovamente Brusaferro. La curva va verso l’appiattimento anche per i ricoveri in area medica, ma restano elevati gli indicatori ancora sulle vittime: «L’età mediana dei positivi si colloca attorno ai 48 anni, è in leggera crescita. Questo segnala che persone più anziane contraggono l’infezione, un fenomeno che dobbiamo contrastare il più possibile per proteggere i più fragili», conclude il n.1 Iss riassumendo gli ultimi bollettini in collaborazione al Ministero della Salute.