Come purtroppo spesso accade al martedì, si “cumulano” i nuovi dati a quelli avvenuti negli scorsi giorni ma non testati durante il weekend: il bollettino diffuso dal Ministero della Salute vede oggi 28.244 l’aumento totale dei casi, di cui vanno segnalati purtroppo 353 morti (su 39.412 totali da inizio pandemia), 6.258 nuovi guariti-dimessi (su 302.275) e 21.630 come nuovi casi “stretti” di positività al Covid-19. Ad oggi, il bollettino del Ministero registra 418.142 persone positive al tampone (oggi processati 182.287 nuovi test, cala il tasso di positività dello 0,9%): di questi, 394.803 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 2.225 le terapie intensive – aumento consistente di 203 posti occupati rispetto a ieri – e 21.114 i ricoveri in reparti Covid, +1274 rispetto alla giornata di lunedì. Per quanto riguarda la diffusione del coronavirus in Italia – in attesa delle specifiche inserite nel nuovo Dpcm (in arrivo entro la mattina di domani) – le Regioni più colpite restano la Lombardia con 6804 nuovi casi, 3169 in Piemonte, 2971 in Campania, 2336 Toscana, 2298 in Veneto.
#Bollettino di #MinisteroSalute con i #dati di #coronavirus di oggi 3 Novembre 2020 pic.twitter.com/HnZH4h07YF
— ilSussidiario (@ilsussidiario) November 3, 2020
IL BOLLETTINO DI IERI
È triplice l’attesa di oggi in Italia per l’emergenza coronavirus: in primis, i consueti dati del bollettino Ministero della Salute in arrivo dopo le ore 17; in secondo luogo, viene anticipato ad oggi il monitoraggio Iss per valutare l’indice Rt e le reali condizioni di rischio delle singole Regioni; da ultimo, l’elemento più importante, ovvero la firma del nuovo Dpcm che da domani (al massimo da giovedì) proseguirà nella costante stretta di chiusure in tutte le aree d’Italia. Intanto la situazione epidemiologica racconta di una crescita per il momento costante del contagio, con problematiche soprattutto sulle ospedalizzazioni e le sub-intensive: solo ieri l’aumento dei casi totali di coronavirus registrava 22.253 unità, di cui 233 morti (su 39.059), 3.637 guariti-dimessi (su 296.017 da inizio pandemia) e 18.383 l’aumento netto dei nuovi casi attualmente positivi al Covid. Al momento in Italia sono infetti dal Sars-CoV-2 396.512, di questi però 274.650 sono in isolamento domiciliare con pochi o zero sintomi, 2022 le terapie intensive occupate (+83) e 19.840 ricoverati nei reparti d’ospedale con sintomi (+938). Sul fronte diffusione del contagio, è ancora la Lombardia la più “sofferente” con 5.278 nuovi casi in 24 ore, segue la Campania con 2861, Toscana 2009, Piemonte 2003, Lazio 1859 e Emilia Romagna 16523.
DPCM DIVIDE L’ITALIA IN TRE AREE DI RISCHIO COVID
In attesa dei nuovi dati in arrivo dal Ministero della Salute nel bollettino Italia 3 novembre, la novità principale del prossimo Dpcm è rappresentata non solo dal coprifuoco nazionale che si appresta a scattare dalle 21 alle 5 del mattino, ma la differenziazione in 3 aree per fasce di rischio contagio dove verranno inserite le 20 Regioni italiane: tra anticipazioni e retroscena, si attende l’ufficializzazione del criterio nel quale l’Italia sarà divisa in tre aree e quali territori soprattutto diverranno zona rossa, arancione e verde. Al momento sono Lombardia, Piemonte, Calabria e Puglia le Regioni più “attenzionate” per finire nella fascia più critica, con relative strette misure da adottare secondo lo “scenario 4” dell’Istituto Superiore di Sanità: significa forte limitazione degli spostamenti per 2 settimane, con uscita da casa solo per lavoro, scuola o spesa (obbligo autocertificazione), ma anche quasi tutti i negozi chiusi, compresi bar e ristoranti, mentre rimarrebbero aperte fabbriche, industrie, aziende, studi professionali e uffici pubblici, oltre alla scuola in presenza per elementari e forse medie. Nella fascia “arancione” si avrebbero alcune aperture in più (come negozi e parrucchieri) mentre nella fascia “verde” rimarrebbero le limitazioni nazionali introdotte dal nuovo Dpcm: coprifuoco notturno, trasporti capienza al 50%, chiusi musei, Dad al 100% per liceo.