Continua a restare alto il numero dei tamponi (118.932) e purtroppo sale anche quello dei contagiati di coronavirus in Italia. L’ultimo bollettino del Ministero della Salute, quello diffuso oggi sabato 3 ottobre 2020, rileva 2.844 casi nelle ultime 24 ore. Ci si avvicina pericolosamente alla soglia dei 3mila casi giornalieri, anche se sono meno gravi rispetto alla prima fase dell’epidemia. Lo dimostrano i numeri sulla pressione ospedaliera: ci sono altri tre pazienti in terapia intensiva e 63 nuovi ricoveri. Sale lievemente il numero dei morti: sono 27 i decessi. I guariti-dimessi invece 1.247. Di conseguenza, ci sono in totale 322.751 casi di coronavirus certificati dall’inizio dell’epidemia, i morti salgono nel complesso a 35.968, mentre i dimessi guariti a 231.217. Pertanto, le persone attualmente positive al coronavirus sono in tutto 55.566, di cui 52.064 in isolamento domiciliare, 297 in terapia intensiva e 3.205 i ricoverati. La regione più colpita nelle ultime 24 ore è di nuovo la Campania con 401 casi, poi la Lombardia a quota 393, quindi il Piemonte con 279 casi e a seguire Veneto con 276 contagiati e Lazio 261. Solo Valle d’Aosta e Molise registrano 0 casi nelle ultime 24 ore. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA: OGGI NUOVO BOLLETTINO
Nell’ultimo bollettino coronavirus Italia è stato registrato un lieve calo di casi positivi, ma riflettori accesi sulla situazione negli ospedali. Come vi abbiamo raccontato, ieri il Ministero della Salute ha reso noti 2.499 nuovi casi positivi, 49 in meno rispetto a giovedì. Bilancio totale di 319.908 contagiati dall’inizio dell’epidemia. In lieve ribasso anche i decessi, +23 per un totale di 35.941 vittime. Prosegue l’esponenziale aumento di attualmente positivi (+1.350) e purtroppo anche di ricoverati: +3 pazienti in terapia intensiva (294) e +45 negli altri reparti Covid (3.142).
Ieri è stato diffuso anche il monitoraggio settimanale dell’Iss: nel periodo 10-23 settembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01. Rilevato dunque un progressivo peggioramento dell’epidemia, considerando che per la nona settimana consecutiva è stato registrato un rialzo di casi positivi. Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute, ha poi sottolineato che si registrano focolai e casi sporadici in tutte le regioni italiane, anche se fortunatamente non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere.
BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA: “ALLERTA, NON ALLARME”
In attesa del bollettino coronavirus Italia di oggi, il professor Massimo Antonelli cerca di portare la calma. Il componente del Comitato tecnico scientifico ha spiegato ai microfoni del Corriere della Sera che è sbagliato paragonare i numeri di oggi a quelli di marzo-aprile, considerando che oggi «i ricoverati nei reparti e nelle terapie intensive attualmente sono distribuiti su tutto il territorio nazionale», mentre cinque-sei mesi fa erano tutti concentrati negli ospedali del Nord. L’epidemia è dunque sotto controllo – «c’è allerta, non allarme» – ricordando che la crescita della curva è sostenibile, lenta e contenuta. Le prossime due settimane saranno importanti, ha aggiunto il direttore dell’unità di anestesia e rianimazione al Policlinico Gemelli, e ci si interroga sulle possibile contromisure. Il ministro Francesco Boccia a Repubblica non ha escludo dei lockdown mirati: «Il governo sta studiando misure che alzino il livello di attenzione e precauzione. Speriamo che possano servire a contenere l’ondata. Ma una cosa dev’essere chiara a chi non sta collaborando con il buon senso e con le regole della convivenza civile: se si dovessero riempire gli ospedali potrebbero tornare le limitazioni alla libertà personale, magari in zone ben determinate e non generalizzando».