Leggermente meno rispetto a ieri i nuovi casi di coronavirus in Italia. Sono 1.695 i contagiati secondo il nuovo bollettino fornito dal Ministero della Salute. Di conseguenza, sono 276.338 i casi in totale dall’inizio dell’epidemia, quelli ovviamente che sono stati accertati. Lieve aumento invece dei decessi: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 16 morti, per un totale di 35.534 decessi legati al Covid-19. In crescita anche il numero dei dimessi/guariti: sono 583, nel complesso 209.610. Per quanto riguarda, invece, i ricoveri, se ne registrano altri 13 nelle ultime ore, ma nessuno di questi in terapia intensiva. E poi c’è il numero dei tamponi, in linea con la tendenza degli ultimi giorni: 107.658 nelle ultime 24 ore. La regione più colpita è la Lombardia (+388 casi), a seguire il Veneto (+188) e il Lazio (+158). Il Molise è invece l’unica regione che oggi fa registrare zero nuovi casi. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS ITALIA: OGGI NUOVO BOLLETTINO
1.733 nuovi casi positivi nell’ultimo bollettino coronavirus Italia diffuso dal Ministero della Salute. Dati in crescita rispetto a giovedì, quando i contagiati erano 1.397, ma c’è anche da annotare un boom di tamponi processati: 113 mila, 21 mila in più rispetto al giorno precedente. Nessuna regione senza nuovi casi positivi, mentre la Lombardia si conferma come la più colpita. Lieve aumento anche di decessi: 11 vittime rispetto alle 10 di giovedì. Buon balzo in avanti dei guariti: 537 rispetto ai 289 del giorno precedente. Superata quota 30 mila malati effettivi – per la precisione 30.099 casi attivi – mentre le persone in isolamento domiciliare sono 28.371, aumento di 1.081 unità nell’ultimo bollettino. Infine, i ricoverati negli ospedali italiani: 121 pazienti in terapia intensiva e 1.607 pazienti negli altri reparti Covid.
BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA: LE ULTIME NOTIZIE
«La situazione è in crescita, ma non è critica: merita una stretta osservazione», uil giudizio del viceministro Pierpaolo Sileri in riferimento al bollettino coronavirus Italia di ieri. L’esponente M5s ha spiegato ai microfoni di Coffee Break: «Dubito che avremo una seconda ondata come a marzo. In questo momento gli ospedali non sono sotto stress e, se i numeri sono in crescita, l’impegno delle terapie intensive è basso. Inoltre, in terapia intensiva ci sono anche persone con altre patologie che si sono aggravate». La situazione non si aggraverà fino a quando controlleremo i focolai, ha ribadito Pierpaolo Sileri, considerando che sarà possibile processare 3-4 volte i tamponi di oggi. Il viceministro ha poi messo in risalto: «Penso che quest’anno l’influenza circolerà meno, ci stiamo muovendo per migliorare l’approvvigionamento delle dosi di vaccino influenzale e inizieremo prima la campagna vaccinale».