Con +53mila tamponi rispetto alla giornata precedente (ieri l’aumento è stato di 20mila unità in meno), non si impennano i nuovi contagi in Italia, per fortuna: il bollettino del Ministero della Salute di oggi certifica che per il 18 agosto 2020 i nuovi positivi in Italia sono in tutto 403 sui 254.236 totali da inizio emergenza; di questi, ancora positivi ad oggi al Covid-19 ne restano 15.089, nuovo rialzo di 222 unità (ieri era +134) mentre sono in tutto 35.405 le persone morte con nuove 5 vittime (0 in Lombardia, per il secondo giorno consecutivo) registrate nelle ultime 24 ore. Guariti-dimessi dal Covid sono in tutto 204.142 (+174), con anche 843 persone ricoverate ad oggi in tutta Italia con sintomi da Covid-19 (+33 rispetto a ieri) e 58 ricoveri in terapie intensive, senza aumenti particolari rispetto alla giornata di lunedì. A livello di diffusione del Covid-19 in tutto il Paese, il bollettino del Ministero della Salute mostra la Regione più colpita oggi che resta il Veneto (+60), seguito dalla Lombardia con 50 nuovi contagi, il Lazio con 43, la Campania con +35 nuovi casi, Toscana +31, il Piemonte con +27 ed Emilia Romagna +21: nessun nuovo contagio invece da registrare in Valle d’Aosta e Alto Adige.



IL BOLLETTINO DI IERI

Mentre il tema discoteche porterà inevitabilmente in tribunale lo scontro tra gestori e Governo, è in realtà la scuola a preoccupare politica e cittadini davanti alla risalita dei contagi da coronavirus vista nel bollettino Ministero della Salute fino alla giornata di Ferragosto. Domenica e lunedì infatti si sono registrati minori contagi rispetto ai quasi 700 di sabato ma sono anche stati fatti molti meno tamponi (-20mila domenica, -6mila ieri) e dunque si attendono i dati odierni per capire la reale situazione epidemiologica post rientro dalle vacanze. Nel bollettino del 17 agosto si segnalano +320 contagi a fronte di 30.666 tamponi processati in 24 ore: il conteggio totale dei positivi sale dunque a 254.235 da inizio pandemia, ma attualmente contagiati ne restano solo 14.867 (+134 rispetto a domenica), con 35.400 vittime in tutta Italia, +4 tra domenica e lunedì. Fronte ospedali, lieve rialzo rispetto alle ultime 24 ore con +2 terapie intensive occupate (58 totali) e +23 ricoverati nei reparti Covid-19 sparsi in tutta Italia, sui 810 totali: la Regione più colpita ieri è stata il Lazio con 51 nuovi casi sui 320 nazionali, segue il Veneto con +46, la Lombardia 43 (con 0 vittime ieri), Emilia Romagna 41, Campania +34, Toscana +21. Zero nuovi contagi invece solo in Basilicata e Molise, con un contagio registrato tra domenica e lunedì in Trentino e Valle d’Aosta.



CORONAVIRUS ITALIA: A RISCHIO LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE

Ad agitare le acque però in attesa delle prossime evoluzioni epidemiologiche – per capire se effettivamente vi sia un rialzo anche a livello ospedaliero e di letalità per il coronavirus in questo agosto – è la riapertura delle scuole il prossimo 14 settembre: al netto della ripartenza che sarà subito bloccata dalle Elezioni Regionali e Referendum del 20-21 settembre, preoccupano per l’appunto i contagi che per la Ministra Azzolina comunque non porteranno alla didattica a distanza ancora per i primi mesi. «Il 14 settembre si riapre assolutamente», ha chiarito ieri la titolare del Miur, ma subito “smentita” oggi dal consulente al Ministero della Salute Walter Ricciardi. Al Messaggero l’ex membro Oms spiega infatti «se nei prossimi giorni il numero dei contagi continuerà a crescere, c’è un problema serio da affrontare. Non è ipotizzabile solo la chiusura di aree con focolai, ma anche che non riaprano le scuole a settembre»: il consigliere di Speranza spiega come tutto dipenderà nei prossimi giorni dal comportamento responsabile delle persone, «Non c’è nessuna parte del territorio nazionale che oggi è immune. Tutte quante le regioni sono vulnerabili e a rischio e ripartono da una condizione simile. Forse le uniche ancora svantaggiate dalla situazione precedente sono la Lombardia, il Veneto e, in parte, l’Emilia Romagna. Queste tre Regioni continuano ad avere dati peggiori rispetto al resto d’Italia». Tra i banchi “monoposto” con lo scontro presidi-Arcuri, il rialzo dei contagi e il nuovo protocollo Cts pronto ad essere presentato domani nella riunione dei tecnici (qui la bozza con tutte le regole in caso di contagio), il nodo “scuola” rappresenta il vero banco di prova del Governo alla ripresa delle attività post-lockdown: le premesse, al momento, non danno purtroppo un esito al 100% assicurato.