STOP AL BOLLETTINO CORONAVIRUS DA OGGI: ECCO IL MOTIVO

Dopo 979 giorni da quel 24 febbraio 2020, si interrompe la “tradizione” del bollettino di Ministero della Salute e Protezione Civile sull’andamento del coronavirus in Italia: come indicato da fonti ministeriali, in attesa del via libera definitivo del CdM domani (alle ore 13, ndr) «Oggi, per la prima volta da inizio pandemia, non è stato pubblicato il bollettino sull’andamento della situazione Covid in Italia. Sono dunque entrate in vigore le nuove disposizioni del Ministero della Salute, secondo le quali il bollettino sarà pubblicato solo il venerdì di ogni settimana».



Appuntamento dunque al prossimo venerdì 4 novembre con il “primo” bollettino coronavirus settimanale: si pensava che le nuove regole decise dal Governo Meloni potessero scattare dal 1 novembre, ovvero da dopo il Consiglio dei Ministri e invece già oggi 30 ottobre il Ministero non ha inviato alcun report generale sull’andamento della pandemia. Alcune regioni comunque hanno lo stesso resi noti i propri dati, come Campania, Toscana, Lazio e Sicilia.



L’AGGIORNAMENTO SUL BOLLETTINO CORONAVIRUS ITALIA FINO A IERI

La presunta “nuova maxi ondata” di coronavirus preconizzata solo qualche settimana fa da diversi esperti guardando l’evoluzione del bollettino Covid del Ministero della Salute, per il momento, è stata scongiurata. Anche gli ultimi aggiornamenti giunti ieri nel bollettino coronavirus del 29 ottobre hanno evidenziato il calo dei ricoveri così come pure di pazienti in terapia intensiva, con numeri per fortuna lontani da un’emergenza ospedaliera. Restano 26.802 i nuovi contagi registrati tra venerdì e sabato, in attesa del nuovo bollettino in arrivo dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile nel pomeriggio di oggi 30 ottobre.



Quasi 27mila contagi, 35.424 guariti con purtroppo 76 morti positivi al tampone Sars-CoV-2: da inizio pandemia le vittime ufficiali con/di coronavirus sono dunque 179.025. Si segnalano ieri anche 176.343 tamponi processati totali, con un tasso di positività che resta basso al 15,1%: fronte ricoveri, sono 6.716 gli italiani in reparti Covid ospedalieri, -108 rispetto al giorno prima; sono invece solo 228 le terapie intensive occupate, 1 in meno rispetto al bollettino di venerdì.

MIN. SALUTE: STOP AL BOLLETTINO CORONAVIRUS GIORNALIERO, DA QUANDO?

«La diffusione del bollettino sulla situazione Covid-19 in Italia proseguirà a cadenza settimanale, ogni venerdì»: l’annuncio giunto lo scorso 28 ottobre direttamente dai canali social del Ministero della Salute ha creato a livello politico e sanitario uno “scossone” rispetto agli ultimi tre anni di gestione della pandemia con a capo il Ministro della Salute Roberto Speranza. Virologi, associazioni e opposizione in Parlamento hanno attaccato il neo-Ministro Schillaci di sottovalutare l’evoluzione dell’emergenza coronavirus in Italia.

La replica è giunta immediata dal medico ex rettore dell’Università Tor Vergata, nominato Ministro dal Governo Meloni: «Anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso». Resta da capire quando si interromperà la diffusione del bollettino giornaliero del Ministero della Salute ma l’impressione è che la decisione ufficiale arriverà nel CdM di domani, lunedì 31 ottobre. A quel punto dal mese di novembre si assisterà alla pubblicazione del bollettino coronavirus solo il giorno venerdì, assieme al monitoraggio Iss: «Una decisione che arriva in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, e a sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza. Il ministero ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti», ha concluso la nota del Ministro Orazio Schillaci.