Decessi e ricoverati in terapia intensiva in calo nel bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, venerdì 5 novembre 2021. Come reso noto dal Pirellone, nelle ultime 24 ore la Regione ha registrato 840 nuovi contagiati su oltre 114 mila tamponi processati. La provincia con più casi positivi è quella di Milano con 293 nuovi infettati.
La percentuale dei positivi sui tamponi effettuati è la stessa di ieri, allo 0,7 per cento, mentre diminuiscono i decessi per Covid: +7 contro il +15 di ieri, totale di 34.194 vittime da inizio epidemia. Come già anticipato in precedenza, c’è un ricoverato in meno in terapia intensiva, totale di48 pazienti, mentre ci sono 6 ricoverati in più negli altri reparti ordinari Covid, totale di 336 pazienti. (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, GLI AGGIORNAMENTI DI IERI
Il bollettino coronavirus della Lombardia anche ieri ha segnalato un aumento di casi positivi, ma nonostante ciò i dati della regione guidata da Attilio Fontana sono sotto controllo, da conferma della zona bianca. Giovedì sono stati annotati 745 nuovi infettati su quasi 106 mila tamponi processati, con il tasso di positività allo 0,7%. 15 i nuovi decessi, mentre aumentano i ricoverati: 49 in terapia intensiva e 330 negli altri reparti Covid.
Questo il bilancio di nuovi casi per provincia segnalato dal bollettino coronavirus Lombardia: 241 nuovi casi in provincia di Milano, 45 in provincia di Bergamo, 72 in provincia di Brescia, 45 in provincia di Como, 40 in provincia di Cremona, 17 in provincia di Lecco, 20 in provincia di Lodi, 30 in provincia di Mantova, 43 in provincia di Monza e Brianza, 34 in provincia di Pavia, 16 in provincia di Sondrio, 99 in provincia di Varese.
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA: LE ULTIME NOTIZIE
In attesa del bollettino coronavirus Lombardia odierno, registriamo le nuove dichiarazioni di Fabrizio Pregliasco, uno dei massimi esperti della Regione guidata da Fontana. Intervenuto ai microfoni di Sky Tg24, il virologo dell’Università Statale di Milano ha promosso la vaccinazione dei bambini, soprattutto in questa fase epidemiologica di diffusione del virus e con questa variante Delta che coinvolge molto di più i piccoli: «In questa fase la vaccinazione potrebbe soprattutto contribuire ad una normalizzazione, intanto, della loro socialità ma anche dell’attività scolastica, che è l’elemento che ci interessa di più. Davvero qui è in gioco il riuscire a schiacciare il più possibile la diffusione del virus riducendo il numero di soggetti suscettibili».