Pochi istanti fa è stato diramato il bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, lunedì 1 marzo 2021. Come reso noto dalla Regione guidata da Attilio Fontana, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 42 nuovi decessi per Covid-19, totale di 28.403 vittime da inizio epidemia. Il conto dei casi positivi è salito di 2.135 nuovi contagiati (di cui 84 debolmente positivi) su oltre 20 mila tamponi processati.
La provincia più colpita è quella di Milano con 770 nuovi infettati, seguita da quella di Brescia (497) e Mantova (124). Nelle ultime 24 ore sono stati annotati 3.432 nuovi guariti, superata quota 511 mila persone, mentre la percentuale dei positivi sui tamponi effettuati è del 10,3%. Infine, l’aumento di ricoverati: +15 pazienti in terapia intensiva (441) e +106 pazienti negli altri reparti Covid. (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, GLI AGGIORNAMENTI DI IERI
Il bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, 1 marzo 2021, sarà comunicato puntuale attorno alle ore 17:30. A breve scopriremo quindi come è evoluta la curva dei contagi di covid in quella che resta la regione al momento più attenzionata d’Italia, vista l’impennata di casi degli ultimi giorni anche a causa della diffusione della variante inglese del virus.
A riguardo, anche quella di ieri è stata una giornata di “passione”, con 3.529 nuovi casi emersi, con l’aggiunta di 37 morti. Brescia è sempre il focolaio lombardo, con ben 1.016 nuovi contagi scoperti, più di Milano (ieri fermo a quota 1.003), e davanti a Bergamo con 280. Seguono Monza a 187, Como a 175 e Cremona a 169, chiudendo con Lodi e Sondrio rispettivamente a quota 66 e 61. Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, 4.118 le persone al momento ricoverate, di cui 426 in terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare troviamo 61.797 persone.
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA 1 MARZO, IL COMMENTO DI PREGLIASCO
Intanto prosegue la campagna vaccinale anche in Lombardia, l’unica vera arma contro il covid. A riguardo ne ha parlato ieri il professore Pregliasco, direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano nonché membro della task force anti covid della regione Lombardia, che intervistato da iNews24.it ha confessato: “La scelta di somministrare una sola dose è legata all’emergenza, ma non per questo non sarà efficace. Si proteggerebbero più persone e poi dopo si penserebbe alla continuità. Sicuramente non ci basterà questo primo giro di vaccinazione – ha proseguito – bisognerà richiamare le persone per vaccini magari aggiornati secondo le varianti. Se facciamo adesso un lavoro importante, i casi caleranno, ma poi dovremo darci una dose ulteriore di richiamo. Queste vaccinazioni, per una registrazione rapida, hanno uno schema iniziale che prevedeva due dosi fisse per ottenere un risultato. Stiamo vedendo che, come per altre vaccinazioni, si possono allungare i tempi. Non ne siamo certi, lo stiamo provando nella fase reale”.