Pochi istanti fa è stato diramato il bollettino coronavirus della Lombardia con i dati sull’emergenza epidemiologica aggiornati a oggi, giovedì 13 gennaio 2022. Come reso noto dal Pirellone, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 39.683 nuovi contagiati su oltre 237 mila tamponi processati. La provincia più colpita è quella di Milano con oltre 13 mila nuovi infettati.
Il bollettino coronavirus della Lombardia odierno segnala 52 nuovi decessi: totale di 35.662 vittime di Covid-19 dall’inizio della pandemia. Buone notizie dalla percentuale dei positivi sui tamponi effettuati: il tasso passa dal 18,3% di ieri al 16,7%. Infine, segnaliamo l’aumento dei ricoverati negli ospedali lombardi: +4 pazienti in terapia intensiva (257) e +135 pazienti negli altri reparti Covid (3.452). (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, GLI AGGIORNAMENTI DI IERI
Scopriamo insieme il bollettino coronavirus della regione Lombardia con tutti i dati riguardanti la giornata di oggi, 13 gennaio 2022. Si avvicina lo spettro della zona arancione nella regione governata da Attilio Fontana, e lo si è capito anche dai numeri del report ufficiale di ieri, quando i nuovi contagiati da coronavirus sono stati in totale 41.050 su 223.167 test elaborati nei vari laboratori regionali. Il tasso di positività, l’incidenza dei contagiati sul numero totale di tamponi, è a quota 18.3 per cento, sempre un dato molto alto, mentre le vittime da covid sono state ieri altre 91, per un totale da inizio pandemia, poco meno di due anni fa, pari a 35.610 morti.
Intanto crescono anche i pazienti negli ospedali, anche se il dato riguardante le terapie intensive sta progredendo in maniera lenta: ieri 3 pazienti in meno per un totale di 256 ricoverati. In degenza ordinaria, invece, il surplus segnava ieri quota 115, per un totale di 3.317 allettati nei nosocomi lombardi. Infine uno sguardo a Milano e provincia dove i contagiati sono stati 12.065.
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 13 GENNAIO: IL CONSIGLIO DI NINO MAZZONE
E alla luce dei casi di covid in aumento, anche fra i dipendenti sanitari della Lombardia, è giunta la proposta, che ha fatto un po’ discutere, di Nino Mazzone, direttore del Dipartimento di Area medica, cronicità e continuità assistenziale all’Asst Ovest Milanese.
Secondo lo stesso sarebbe necessario far lavorare il personale medico con il covid, ma asintomatico e con tre dosi di vaccino: “La pressione sugli ospedali sta crescendo in maniera esponenziale”, e siccome “siamo in un momento di emergenza – parole riportate nella giornata di ieri dal quotidiano Il Giorno – dobbiamo ragionare in termini di emergenza: i medici e gli infermieri positivi al tampone per Covid-19, ma asintomatici e con tre dosi di vaccino fatte, credo possano lavorare nei reparti Covid. Prevedere quarantena e isolamento in questo momento è inutile e dannoso al sistema”. Mazzone, che dirige l’ospedale di Legnano, sostiene che: “I guariti da Covid-19 non andrebbero vaccinati perché sviluppano un’immunità drammaticamente diversa dai vaccinati, una protezione robusta, duratura e di alto livello”.