Meno positivi ma a fronte anche di meno tamponi: nella Regione Lombardia ne sono stati processati 59.378 nelle ultime 24 ore, scoprendo così 5.809 nuovi contagi di coronavirus. Questi i dati emersi dal nuovo bollettino fornito dalla Protezione civile oggi, sabato 13 marzo 2021, pubblicato anche dal Ministero della Salute. Ma per fortuna cala anche il numero dei morti: se ne registrano 66 nella regione, che da lunedì passerà in zona rossa. Di conseguenza, arrivano a 29.159 i decessi in Lombardia dall’inizio della pandemia. I casi totali invece 662.704, i guariti arrivano a quota 539.052.
Purtroppo resta forte la pressione ospedaliera, infatti si segnala un altro aumento di pazienti: quelli ricoverati in area non critica in tutto sono 6.068 (+159 rispetto a ieri), mentre 694 (+27) quelli in terapia intensiva, dove si registrano nelle ultime 24 ore 54 ingressi. Attualmente i positivi nella regione sono 94.493, di cui 87.731 in isolamento domiciliare. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS LOMBARDIA, OGGI NUOVO BOLLETTINO
Per scoprire quanti sono i nuovi casi di oggi in Lombardia bisognerà attendere questa sera, quando verrà comunicato il nuovo bollettino coronavirus della regione, il report con tutti i casi aggiornati ad oggi, sabato 13 marzo 2021. In attesa dei nuovi dati diamo una ripassata a quelli di ieri, rivedendo brevemente il bollettino del 12 marzo. Ennesima giornata negativa per la regione lombarda, con 6.262 nuovi contagi emersi di cui 202 debolmente positivi, a fronte di 60.954 tamponi analizzati.
Il tasso di positività è tornato a salire, portandosi a quota 10.4%, il che significa che più di una persona su dieci fra quelle testate è risultata avere il covid. Preoccupa soprattutto la situazione ospedaliera, dove sono stati 22 i posti letto occupati in più in terapia intensiva, e 191 invece quelli nei reparti di degenza normale. Numeri che hanno portato la Lombardia in zona rossa, a seguito dell’ordinanza emanata ieri dal ministro della salute, Roberto Speranza.
CORONAVIRUS LOMBARDIA: APPELLO SINDACO BRESCIA
Troppi i contagi registrati nell’ultima settimana e a preoccupare è soprattutto la provincia di Brescia, dove anche ieri il computo dei nuovi casi ha superato quota 1.000, per l’esattezza 1.118. Proprio per questo il sindaco bresciano, Emilio del Bono, ha diramato un appello chiedendo una vaccinazione prioritaria nella sua zona: «Bisogna fare qui una campagna di vaccinazione differente che interrompa la catena del contagio – le parole del primo cittadino bresciano – rivolgo un appello al presidente del consiglio Mario Draghi e al presidente della Regione perché si cambi passo sul nostro territorio, un territorio che ha pagato un prezzo altissimo nella prima ondata del marzo aprile 2020 e che anche in questa primavera rischia di pagare un prezzo troppo elevato per l’andamento del contagio. Non è un atto di arroganza, non è un atto di supponenza. Come ci sono priorità per le persone per fascia anagrafica o patologie, ci devono essere priorità a seconda dell’andamento del contagio nei territori».