Confermate le indiscrezioni delle scorse ore: il bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, venerdì 16 ottobre 2020, recita +2.419 casi positivi su 30.587 tamponi processati. Un nuovo incremento rispetto ai numeri di giovedì: di questi 2.419 contagiati, 191 sono debolmente positivi e 21 sono stati individuati a seguito di test sierologici. La provincia più colpita resta quella di Milano con 1.319 infettati, particolare attenzione va a Milano città, +604 casi. Da non sottovalutare la situazione nella provincia di Monza e Brianza (183 contagiati) e in quella di Varese (158). In calo il dato dei decessi rispetto a giovedì: +7 morti per un totale di 17.044 vittime per Covid-19. In rialzo il dato dei guariti, +334 per un totale di 84.958. -1 ricoverato in terapia intensiva (totale 71), mentre c’è da annotare un aumento di 108 pazienti negli altri reparti Covid (totale 834). (Aggiornamento di MB)



 

BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA: OGGI QUASI 2.500 CASI

In attesa del bollettino coronavirus Lombardia di oggi, giungono in questi minuti le prime anticipazioni circa il numero dei nuovi contagi, che stando ad Affariitaliani.it potrebbero essere da record. Si parla infatti di circa 2.500 nuovi casi, il che significherebbe un nuovo record dopo i 2.067 di ieri. Il numero, se confermato, dovrà fare preoccupare in quanto i tamponi processati nelle ultime 24 ore sono stati circa 30mila, più o meno in linea con i dati di ieri. Come sempre è Milano la città più contagiata dell’intera regione, “vantando” più della metà dei nuovi casi totali, quasi 1.400. Ripetiamo, non si tratta del bollettino coronavirus Lombardia ufficiale, ma di semplici anticipazioni comunque attendibili vista la fonte. E proprio nella regione a nord Italia si sta decidendo in queste ore se inasprire o meno le misure di restrizione anti-covid, con un possibile coprifuoco notturno, nuova stretta sui locali, e la didattica a distanza per gli ultimi anni delle superiori. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 16 OTTOBRE: “PRESERVARE SCUOLA E LAVORO”

Tanto la Lombardia quanto l’Italia vivono ore di convulsa tensione per le possibili prossime nuove misure restrittive anti-Covid resesi necessarie dopo l’aumento di contagi e ospedalizzazioni avvenute nell’ultima settimana: il bollettino coronavirus registrato ieri da Palazzo Lombardia mostra 2.067 nuovi contagi in sole 24 ore, con la zona di Milano come massimo “focolaio” di questa nuova seconda ondata. 1.053 casi vengono dall’area milanese (515 nella sola città), seguita da Monza con +196 nuovi contagi, Varese 170, Brescia 106, Lodi 81, Pavia 79, Bergamo 71, Como 63, Lecco 51, Cremona 34, Mantova 30, Sondrio 22. Per questo motivo ieri la Regione Lombardia ha pubblicato una nuova ordinanza regionale fino al 19 ottobre prossimo, un provvedimento “ponte” per poter poi attuare nuove importanti misure nel weekend in arrivo: oggi è infatti riunito il Cts Lombardia alle ore 17 mentre il Governatore Fontana incontrerà i sindaci dei capoluoghi di provincia per fare il punto verso la possibile stretta attesa nelle prossime ore, in attesa di capire se le voci di coprifuoco dei locali alle ore 22 e la DAD nelle superiori arrivino a livello nazionale con un possibile prossimo Dpcm d’urgenza.

CORONAVIRUS LOMBARDIA: LA STRETTA SULLA SCUOLA

Dei 2067 nuovi casi registrati ieri nel bollettino – oggi alle ore 16.30 è atteso la nuova comunicazione con tutti gli aggiornamenti sul Covid-19 in Regione Lombardia – 123 erano debolmente positivi, 16 a seguito di test sierologici, 26 morti (su 17.037 a livello regionale), 209 i nuovi guariti-dimessi (84.624 totali). Ad oggi in Lombardia sono presenti attualmente positivi al Covid 17.050 persone: di questi, 72 sono in terapia intensiva (aumento ieri di 8 unità), 726 i ricoverati nei reparti Covid (+81, dato allarmante in 24 ore) mentre la maggiorparte resta per fortuna senza sintomi in isolamento (16.252). Questo però non toglie che nelle prossime ore si potrà arrivare a nuove strette da parte della Regione, in attesa di eventuali provvedimenti nazionali: «Oggi avremo un incontro del Comitato tecnico scientifico regionale, nel quale si discuteranno iniziative da modulare che presumibilmente andranno in quel senso», spiega ad Agorà Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano e componente del Cts lombardo oggi riunito con la Regione per discutere del pacchetto verso la nuova ordinanza. «Credo che in questo momento – anticipa l’esperto ai giornalisti Rai, sottolineando l’importanza di difendere scuola e lavoropotremmo attuare provvedimenti che non siano scioccanti e micidiali, ma che proprio per evitare interventi più drastici in futuro prevedano restrizioni soprattutto in quella che è l’attività ludica». Si può dunque intuire che il potenziale “coprifuoco” alzato su Milano e le provincie più colpite (non è ancora detto che sia esteso a tutta la Regione) potrebbe colpire i locali e non gli spostamenti, con restrizioni dalle 21-22 fino al mattino successivo per bar, pub e ristoranti. Ma non solo, come illustra il consigliere del Ministero della Salute Walter Ricciardi all’Ansa: «Abbiamo indicato chiusure mirate nelle regioni con altissima circolazione del covid, finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive. Le chiusure, nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento».