Pochi istanti fa è stato comunicato il bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, giovedì 17 marzo 2022. Il Pirellone riporta 8.670 nuovi contagiati su oltre 78 mila tamponi processati. In lieve calo la percentuale di casi positivi ai test effettuati, dall’11,2% di mercoledì all’11% odierno. Purtroppo nelle ultime 24 ore sono stati registrati 23 nuovi decessi: totale di 39.000 vittime di Covid-19 da febbraio 2020. Infine, la situazione dei ricoverati negli ospedali lombardi: -13 pazienti in terapia intensiva (58) e +35 pazienti negli altri reparti Covid (844).



Questo il bilancio di nuovi casi positivi per provincia riportato dal bollettino coronavirus della Lombardia odierno: Milano: 2.987 di cui 1.431 a Milano città; Bergamo: 558; Brescia: 985; Como: 640; Cremona: 275; Lecco: 299; Lodi: 131; Mantova: 374; Monza e Brianza: 702; Pavia: 407; Sondrio: 97; Varese: 793. (Aggiornamento di MB)



BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, GLI AGGIORNAMENTI DI IERI

Scopriamo insieme il bollettino coronavirus della regione Lombardia con tutti i dati di oggi, giovedì 17 marzo 2022. Dopo un mese e mezzo in cui i contagi sono decresciuti con costanza, da circa due settimane la curva sembrerebbe essersi invertita e anche il bollettino di ieri ha di fatto confermato questa tendenza. In Lombardia i nuovi contagi emersi sono stati in totale 8.183 su 72.948 tamponi, per un’incidenza dei positivi sui test totali pari all’11.2 per cento. I morti da covid, invece, sono stati ieri 11 per un computo aggiornato da inizio pandemia, il 20 febbraio 2020, pari a 38.977.



Negli ospedali lombardi la situazione racconta di 71 pazienti ricoverati in terapia intensiva, i casi più gravi, e dato in diminuzione rispetto all’ultima rilevazione di 2 unità, mentre in area medica troviamo al momento 809 allettati, in decrescita di 20 pazienti. Infine, per quanto riguarda la zona di Milano e provincia, i contagi emersi ieri sono stati in totale ***.

BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 17 MARZO: IL COMMENTO DI GIORGIO GORI

E per parlare del covid in Lombardia è uscito allo scoperto nella giornata di ieri il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Intervistato ieri da La Stampa ha spiegato: “Oggi abbiamo, ancor più che due anni fa, un deficit di personale medico impressionante”. In ogni caso la riforma sanitaria appena approvata dalla Regione Lombardia “va nella direzione giusta”, sottolinea il primo cittadino bergamasco. “Il rischio principale – ha proseguito Giorgio Gori – è che ci si concentri sulla dimensione immobiliare, e cioè si realizzino grazie alle risorse del Pnrr tante Case di comunità, ma che non sia altrettanto sviluppata la componente umana e professionale che deve riempire questi luoghi”.

E ancora: “Le notizie delle ultime ore dicono che non siamo del tutto liberi dal contagio e che i numeri stanno tornando a salire”, e dunque “la cautela non va del tutto dismessa”. Secondo il sindaco bergamasco è quindi “opportuno posticipare il segnale del ‘via le mascherine’ perché mi sembra che ce ne sia ancora bisogno”.