Non arrivano delle buone notizie dal bollettino coronavirus della Lombardia di oggi, martedì 20 ottobre 2020. Come reso noto dalla Regione, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 2.023 casi positivi, di cui 78 debolmente positivi e 7 individuati a seguito di test sierologici. Dato in aumento rispetto a ieri, ma c’è da registrare anche l’aumento di tamponi processati, 21.726 in tutto. La provincia più colpita resta quella di Milano con 1.054 casi positivi, di cui 515 Milano città, seguita dalla provincia di Varese (245) e da quella di Monza e Brianza (123) Da annotare anche l’aumento di decessi per Covid: +19 morti per un totale di 17.103 vittime dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Pressochè stabile il dato dei nuovi contagi, +334 nelle ultime 24 ore, mentre purtroppo bisogna registrare un nuovo aumento di ricoverati negli ospedali della Lombardia: +10 pazienti in terapia intensiva (123) e +132 negli altri reparti Covid (1.268). (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, DATI 19 OTTOBRE
Per i cittadini della Regione Lombardia si prospettano giorni difficili dopo che ieri sera è stato annunciato – e nelle prossime ore diverrà ordinanza effettiva – il coprifuoco dalle ore 23 alle ore 5 a partire dal prossimo giovedì 22 ottobre: dopo anche l’ultimo bollettino coronavirus di ieri, con aumento di contagi e ospedalizzazioni, il Cts regionale ha tracciato una serie di previsioni che vedono, nella più fosca delle ipotesi, l’aumento fino a 600 terapie intensive e 4mila ricoveri entro fine mese. Nell’ultimo aggiornamento fornito ieri da Palazzo Lombardia – in attesa del nuovo bollettino in arrivo oggi dopo le ore 16.30 – i nuovi contagi di Covid-19 sono stati 1.687: di questi, 111 sono debolmente positivi, 12 a seguito di test sierologico, 6 morti in 24 ore tra domenica e lunedì (sui 17.084 totali da inizio pandemia) e 341 guariti-dimessi (conteggio totale sale a 86.738). Ad oggi in Lombardia sono attivi al tampone Covid-19 (ieri svolti 14.577 test, consueta diminuzione avvenuta durante il weekend) 24.634 persone: di questi, 113 sono in terapia intensiva (ieri l’aumento minimo per fortuna di 3 unità), 1.136 ricoverati con sintomi nei reparti Covid (+71) e 24.634 in isolamento domiciliare con pochi o nessun sintomo da coronavirus.
CORONAVIRUS LOMBARDIA, L’ALLERTA DI FONTANA E GALLERA
In attesa del nuovo bollettino Covid diffuso da Regione Lombardia questo pomeriggio, restano da osservare le diffusioni territoriali del contagio: ancora ieri è Milano la più colpita con 814 nuovi contagi (436 nella sola città), segue Monza con 265, Varese 206, Pavia 70, Cremona 50, Lodi 48, Brescia 39, Lecco 36, Como 31, Bergamo 23, Sondrio 17, Mantova 13. Per questi numeri e soprattutto per le previsioni prossime del Cts Lombardia, la Regione insieme ai Comuni ha deciso per la richiesta di coprifuoco che verrà formalizzata in una nuova ordinanza nelle prossime ore: il Presidente Fontana ha spiegato ieri sera a Quarta Repubblica come l’obiettivo perseguito dalla Regione con questo nuovo duro provvedimento è quello di «cercare di dare un colpo a una delle cause del contagio che è ripartito e che risiede negli assembramenti, nelle movide, nelle feste, negli incontri in pubblico, nelle piazze. Cose che purtroppo non si riescono a controllare – ha sottolineato ancora il Governatore – perchè non riusciamo ad avere un numero sufficiente di polizia, di agenti». Le regole dovrebbero essere normate così: stop ad attività e spostamenti in tutta la Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino, si può uscire solo per lavoro o motivi di salute e tornerà con ogni probabilità l’obbligo dell’autocertificazione in quella fascia oraria. La Regione valuta anche la chiusura dei centri commerciali nel weekend, sempre per evitare assembramenti: «Campania, Lazio Liguria sono messe molto peggio della Lombardia. Qui stiamo lavorando in via preventiva nel senso che adottare misure restrittive oggi può aiutarci a evitare misure ancora più restrittive domani. Oggi stiamo cercando di prevenire una situazione che studi matematici dicono potrebbe portare ad un incremento molto ampio di posti letto nelle prossime settimane», ha spiegato l’assessore al Welfare Lombardia, Giulio Gallera.